In concorso alla settima edizione di Entre dos mundos del Festival del cinema Iberoamericano di Firenze, il cortometraggio d’animazione CHIMBORAZO è opera della regista ecuadoriana Keila Capeda. Il corto è stato creato nel 2023.
Il ghiaccio del CHIMBORAZO
Un’antica professione dell’Ecuador è quella dei raccoglitori di ghiaccio reperibile proprio sul Chimborazo. Coloro che si occupavano di questo lavoro sono stati per anni alla mercè del vulcano, situato nelle Ande ecuadoriane. Nonostante questo disagio, possono frantumare parte del ghiaccio del vulcano per provvedere al sostentamento della loro gente.
Baltazar Ushca è però l’unico a continuare questa professione. Si ritrova infatti costretto a camminare ogni giorno, per lunghe ore, solo per procurarsi i blocchi di ghiaccio che gli occorrono. Mentre cammina, ricorda la sua giovinezza e i compagni che lo affiancavano lungo il percorso.
CHIMBORAZO: una delicatezza senza parole
I colori vivaci che aprono il cortometraggio attirano immediatamente l’attenzione dello spettatore che si ritrova in Ecuador tra i raccoglitori di ghiaccio. Nonostante l’iniziale smarrimento su ciò che si sta guardando, lo stile animato scelto ci fa immergere all’interno della narrazione. I vari personaggi, Baltazar Uscha soprattutto, risaltano sullo sfondo naturale scelto: il Chimborazo e ciò che lo circonda.
I suoni che emergono dalla musica delicata sono vividi e rendono reale quello che si sta guardando, portandolo ad un piano più intimo. Si tratta infatti di suoni che ognuno può riconoscere: dai passi sul terreno al ghiaccio che si frantuma, fino ad arrivare al tintinnio dei soldi.
Questo cortometraggio non ha bisogno di parole per mostrare il messaggio che porta con sé , rappresentato in modo esemplare. Il cambiamento, il passaggio da un piccolo villaggio ad un’enorme città, non è sempre positivo: proprio come in questo caso. I sentieri e le strade sterrate si ricoprono di catrame e cemento, le case diventano grattacieli e il metallo quasi oscura il cielo. In CHIMBORAZO, infatti, si vede come la natura viene sommersa lasciando il posto ad una città.