A serious man

Dopo il desiderio di una vita avventurosa come antidoto alla monotonia, brulicante nei personaggi di Burn After Reading,  i cineasti fratelli di Minneapolis tornano con un elogio dell’uomo ordinario che lotta per salvaguardare la ripetitività del suo piccolo mondo personale di fronte all’imprevedibile caos dell’universo. La serietà e la sua irreprensibile condotta morale aderente ai precetti dell’ebraismo, consentono a Larry Gopnik, professore di fisica in una tranquilla università del Mid West di barattare la ricerca di senso con la tranquillità, almeno fino a quando una serie di eventi minacciano la sua lineare visione delle cose. La moglie gli chiede il divorzio perché esasperata dalla sua inettitudine e dal suo disinteresse, la provocante vicina di casa lo tenta con inequivocabili ammiccamenti e un suo studente cerca di corromperlo con una consistente somma di denaro allo scopo di superare l’esame. Le formule matematiche con le quali riempie intere lavagne durante le sue lezioni non possono fornire le risposte necessarie a domande che interrogano la natura dell’uomo e il senso dell’esperienza umana.

Ma quando Larry chiede consiglio ai rabbini della sua comunità s’imbatte in una spirale di aneddoti enigmatici che tentano di camuffare per saggezza una confusione maggiore della sua. Con lo splendore stilistico che ormai costituisce il loro marchio di fabbrica i fratelli Coen raccontano con amara ironia il tentativo di un uomo di rimanere ancorato alle sue certezze e quello che succede quando trova il coraggio di abbandonarle. Proprio come Larry il film, continuamente sospeso tra serio e faceto, irride provocatoriamente la serietà manichea di certe istituzioni e di certe società, indicando senza impartire lezioni, che l’unica serietà che merita di essere perseguita è quella verso i propri sentimenti.

Damiano Biondi