Uglies, l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Scott Westerfeld nel 2005, è arrivato su Netflix il 13 settembre ed è stato accolto positivamente dal pubblico, raggiungendo già la top ten dei film più visti sulla piattaforma.
Il film diretto da Mcg con Joey King nel ruolo di Tully e Brianne Tju nel ruolo Shay, racconta di un futuro distopico in cui gli adolescenti, raggiunti i 16 anni, vengono sottoposti ad una serie di operazioni chirurgiche per renderli perfetti e quindi, come dichiara la leader Dr. Cable (Lavern Cox):
“Belli e liberi dall’odio e dalla discriminazione prodotti dal vostro aspetto”
Come ogni film ambientato in un futuro distopico anche Uglies risponde alla domanda “What If?”. Si proietta, cioè, in dimensioni parallele rappresentando il rischio di un futuro possibile se il presente non adotta un cambio di rotta. In questo caso la critica è rivolta alla pressione sociale che ci vuole perfetti. Una perfezione che passa dalla bellezza e dall’omologazione.
Lavern Cox – Dr. Cable
Una ribellione contro la perfezione
Tally, entusiasta all’idea di diventare bellissima scopre una realtà nascosta quando incontra Shay, una ragazza ribelle che non vuole sottoporsi all’operazione. Shay le parla dello Smoke, una comunità di persone che vive al di fuori della città e rifiuta le regole della società, mantenendo il loro aspetto naturale e preservando la libertà individuale.
Quando Shay scappa per unirsi allo Smoke, Tally si ritrova a dover scegliere: tradire Shay e lo Smoke, rivelando la loro posizione, oppure rinunciare alla sua operazione e rimanere una Ugly per sempre.
Tally accetta inizialmente di collaborare con Dr. Cable, ma una volta raggiunto lo Smoke le cose cambiano. Conosce David (Keith Powers), un ragazzo nato e cresciuto nella comunità, che l’aiuta a mettere in discussione tutto ciò che ha sempre creduto sulla bellezza e sulla società in cui è cresciuta. Si rende conto che l’operazione non è solo una trasformazione fisica, ma molto più di questo. La ricerca di perfezione più che l’aspetto esteriore cambia quello interiore.
Joey King – Tally
Un finale aperto
Il finale di Uglies lascia molte questioni in sospeso che fanno ben sperare nell’arrivo di un seguito. Sebbene non ci siano ancora notizie ufficiali da parte di Netflix riguardo alla realizzazione di una seconda parte, il grande successo di Uglies rende probabile che il colosso dello streaming decida di produrre un sequel. Se il film continuerà a riscuotere consensi e ad attirare un pubblico sempre più vasto, è probabile che Netflix inizierà a lavorare sulla trasposizione del secondo libro della serie, Pretties. In questo volume, Tally si troverà a vivere nella società dei “Pretties”, ma scoprirà che la bellezza perfetta non è sinonimo di felicità o libertà, approfondendo ulteriormente i temi della manipolazione mentale e del controllo sociale.
La produzione di Pretties aumenterebbe la possibilità che la serie distopica di Sally Westerfeld si trasformi in una grande saga cinematografica. Oltre a Pretties la serie è composta infatti da altre due libri: Special (2007), Extras (2008).
Come ha detto Joey King in una intervista a Screen Rant :
“Ci sono altri libri. Siamo davvero entusiasti che la gente veda questo (Uglies), e siamo entusiasti per il futuro di questi personaggi e di vedere cosa piacerà alla gente.”
Il pubblico ha dimostrato di apprezzare storie che fanno riflettere su temi attuali come la perfezione estetica, la conformità sociale e il controllo delle identità individuali. Un secondo film potrebbe ampliare questi temi e offrire una visione più profonda e critica su un futuro distopico che riflette preoccupazioni del mondo contemporaneo. Sicuramente la decisione di Netflix non si farà aspettare ancora a lungo.