La XXIII edizione dell’Euganea Film Festival chiude domenica 15 settembre a Monselice con una giornata ricca di eventi. Laboratori e proiezioni precederanno la cerimonia di premiazione e uno straordinario film-concerto, un’esperienza unica che celebra il connubio tra cinema, arte e territorio.
Eff Lab
La giornata inizia alle 10:00 a Villa Pisani con un Corso sulle Fermentazioni. Il laboratorio sarà dedicato al kefir e condotto da Giada Bozzolan, chef specializzata in cucina vegetale. I partecipanti impareranno a produrre kefir di soia e kombucha, scoprendo il loro sapore e come utilizzarli in cucina. Il corso comprende la consegna di un kit, una degustazione e la realizzazione di una salsa fermentata.
Le proiezioni
Le proiezioni della giornata si terranno al Cinema Corallo, che dalle 16:30 offrirà una selezione di quattro cortometraggi dedicati ai bambini sopra i dieci anni. Un’occasione speciale per i più giovani di avvicinarsi al mondo del cinema attraverso storie coinvolgenti e adatte alla loro età.
Alle 18:00, nell’ambito del Concorso Internazionale Cortometraggi, il pubblico potrà assistere a una serie di proiezioni in anteprima italiana. Si inizierà con At That Very Moment (En el Mismísimo Momento, 2023) di Rita Pauls e Federico Luis, che racconta la storia di un ragazzo che vive in montagna con la sua famiglia. Attraverso le sue riprese dell’ambiente circostante il protagonista lascia fluire pensieri profondi, offrendo uno sguardo intimo sulla vita rurale e la contemplazione della natura.
Seguirà Bye Bye Turtle (Adieu Tortue, 2023) di Selin Öksüzoğlu. Il toccante cortometraggio narra le vicende di Inci, una bambina di cinque anni che, dopo la morte della madre, vaga nel vasto paesaggio collinare del Mar Nero.
Il terzo film in programma è Jaima di Francesco Pereira (2023), che offre un ritratto intenso del popolo Sahrawi, da anni in lotta per l’autodeterminazione. Attraverso il rituale del tè, simbolo di ospitalità e tradizione, si compie un viaggio tra storia e cultura di una comunità perseguitata ma simbolo di resilienza.
In anteprima italiana verrà presentato anche Sheep Story di Rakel Andrésdóttir (2024), che utilizza una potente metafora per riflettere sullo sfruttamento dell’ecosistema. Il cortometraggio racconta di un uomo che vive nel ventre di una pecora, nutrendosi quindi della carne della sua stessa casa.
A concludere la serie di proiezioni sarà My Name Is Edgar and I Have a Cow di Filip Diviak (2023). Edgar conduce una vita tranquilla fino a quando decide di salvare un vitellino destinato al macello. Quando l’animale cresce, il protagonista si ritrova a fare i conti con gli spazi ristretti del suo appartamento, dando vita a situazioni ironiche e riflessive sul tema della convivenza tra uomo e animale.
L’evento di chiusura
La serata di chiusura si svolgerà nella splendida Villa Duodo alle 20:30, con la Cerimonia di Premiazione del Concorso Internazionale Cortometraggi e del Concorso Internazionale Lungometraggi.
A seguire, la speciale proiezione del capolavoro del 1924 He Who Gets Slapped di Victor Sjöström, sonorizzato dal vivo da un ensemble di musicisti d’eccezione. Laura Agnusdei (sax tenore, elettronica), Stefano Pilia (chitarra elettrica, elettronica), Antonio Raia (sax, chalumeau, oggetti) e Simone Cavina (batteria) accompagneranno con le loro composizioni originali questo melodramma che mescola mondo del circo, umiliazione e ossessione con sfumature simboliche.
Per conoscere altri titoli che hanno fatto tappa all’Euganea Film Festival, puoi leggere le recensioni dei film The Battle for Laikipia (2024) di Daphne Matziaraki e Peter Murimi e There Was Nothing Here Before (2024) di Yvann Yagchi.
