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Anniversari

Ottanta candeline per Michael Kirk Douglas

Una carriera luminosa, premiata con due Oscar e tanti altri riconoscimenti

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Michael Kirk Douglas compie ottant’anni. I più maliziosi affermano che Douglas sarà ricordato più come produttore che come attore. Il figlio dell’indimenticato Kirk, infatti, assieme a Saul Zaentz, produsse Qualcuno volò sul nido del cuculo, diretto da Milos Forman, premiato con l’Oscar nel 1976 e con altri numerosi riconoscimenti.

Si potrebbe obiettare che Attrazione fatale, Wall Street, La guerra dei Roses, Basic Instinct, film che lo hanno visto protagonista, sono stati campioni d’incasso e hanno segnato, senza alcun dubbio, la cinematografia a stelle e strisce degli anni Ottanta e Novanta. Eppure…

A ben vedere, se analizziamo la carriera di Michael Douglas , coronata da due Oscar, da un paio di nomination e di tanti altri premi, nella sua filmografia non compaiono film dichiaratamente autoriali, né tantomeno sue apparizioni nel cinema europeo che conta. Simbolo, in qualche modo, di quello che fu definito “l’edonismo reaganiano”, Douglas ha per lo più vestito i panni del tipico americano dell’upper class ricca e borghese o del poliziotto furbo e smaliziato, ma in crisi con se stesso.

Due Oscar, qualche nomination e tanti altri riconoscimenti

In Wall Street, film che gli valse l’Oscar, diretto da Oliver Stone  (1987), è lo spietato Gordon Gekko, ma lo stesso regista nella sua autobiografia Cercando la luce, svela come Michael Douglas non fosse stato la sua prima scelta.

“Lo avevamo intitolato Greed (Avidità). Tom Cruise, essendosi già impegnato con Barry Lewinson per Rain man voleva sapere se ero disposto ad aspettarlo fino all’estate o all’autunno successivo. (…). Avevo corteggiato Michael J. Fox e, poi, Charlie Sheen. Ma dentro di me non avevo dubbi che Cruise fosse la scelta giusta:”

Figlio d’arte, Michael ottiene il suo primo ruolo nel 1966 come autista di una jeep nel film Combattenti della notte di Melville Shavelson, dove il padre era protagonista.

Dopo aver interpretato alcuni film passati sotto silenzio, raggiunge il successo nel 1972 nei panni dell’ispettore di polizia Steve Keller nella serie Le strade di San Francisco, Nel 1978 compare in Coma profondo, per la regia di Michael Crichton, thriller di modesta fattura, venato da sfumature fantascientifiche,

L’anno seguente è in Sindrome cinese, di James Bridges, al fianco di Jack Lemmon e Jane Fonda. E’ con All’inseguimento della pietra verde  di Robert Zemeckis (1984), assieme a Kathleen Turner e Danny De Vito e con il successivo Il gioiello del Nilo di Lewis Teague (1985), due film d’avventura, nati sulla scia di Indiana Jones, che Douglas raggiunge un discreto successo internazionale. Con Chorus Line, per la regia di Richard Attenborough (1985) e, soprattutto con Attrazione fatale di Adrian Lyne (1987) Douglas, diventa un sex-symbol e si conferma attore in grado di garantire incassi al botteghino.

Nel 1987 interpreta Gordon Gekko nell’acclamato Wall Street di Oliver Stone, aggiudicandosi l’Oscar al miglior attore, il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico e il National Board of Review.

Michael Douglas: uno dei sex -symbol dell’America reaganiana

Ridley Scott lo dirige nel 1989 in Black rain – Pioggia sporca, ma la sua fama è consolidata grazie alla travolgente commedia nera La guerra dei Roses per la regia di Danny De Vito (1989). Douglas compare in altri film: Rivelazioni di Barry Levinson  (1994), Il presidente – Una storia d’amore  di Bob Reiner (1995), The game – Nessuna regola di David Fincher  (1997), Traffic di Steven Sodebergh (2000), Don’t say a word di Gary Fleder  (2001), ma, forse la sua prova più convincete è in Un giorno di ordinaria follia  di Joel Schumacher (1993).

 

La consacrazione  avviene grazie a Basic Instinct di Paul Verhoeven  (1992), dove è Nick Curran, un detective che finisce nella rete seduttiva di Catherine Tramelll, la classica dark lady,  interpretata dalla magnetica e sensuale Sharon Stone.

Wall Street di Oliver Stone con Michael Douglas

Editing Sandra Orlando

Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher, con Michael Douglas

 

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