Dopo l’americano Nero Wolf, il francese Maigret e l’italiano Montalbano, solo per citare alcuni personaggi della letteratura gialla diventati famosi anche nella tv italiana, arriva il greco Kostas Charitos, personaggio inventato dallo scrittore e sceneggiatore Petros Markaris.
Nella serie Rai Kostas il commissario Charitos ha il volto di Stefano Fresi.
E’ uno sforzo, anche produttivo, quello affrontato dalla tv pubblica italiana, con la serie formata da 4 episodi girata in Grecia in luoghi affascinanti e non per forza turistici. Ma Kostas riesce anche a riportare sul piccolo schermo le peculiarità dei libri di Markaris?
Kostas – RaiPlay
Kostas: Differenze tra scrittura e Tv
La Grecia è un paese con alcune caratteristiche culturali vicino all’Italia ma con molti elementi diversi. La scrittura di Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli e Michela Straniero salva alcuni di questi elementi nel personaggio interpretato da Fresi ma ne perde altri, forse per attualizzarlo, per strada: il commissario Charitos “italiano” è più giovane del suo omologo “greco”, più accomodante e meno “scorbutico” ma almeno ha le stesse intuizioni geniali. Il carattere del protagonista è stato formato nel periodo dei colonnelli e in quel momento cruciale per la storia politica e sociale greca che nella serie viene riportato attraverso la figura del padre di Charitos e la sua memoria, personaggio che nei romanzi non c’e’.
Markaris, l’autore dei romanzi, ha da sempre fondato la sua scrittura sulle osservazioni sociali e politiche. I sottotesti formano il canovaccio su cui si muove la storia. A Markaris non interessa lo stile o l’intrigo ma piuttosto le motivazioni dei personaggi e delle loro gesta e soprattutto da dove nascono esse e dove li portano. Forse la cosa più importante che gli autori cercano di passare nella figura del commissario è la sua avversione per la tecnologia. Ma il personaggio e le sue indagini nascono negli anni ’90 e la serie italiana è ambientata nel 2009 ed è difficile di accettare questa peculiarità. E poi, purtroppo, negli sceneggiati Rai, post-Montalbano, si è formato uno stile preciso che ormai i registi applicano con diligenza. Solo che non si può applicare su tutto.
Kostas è una serie per chi non ha letto la prosa di Petros Markaris: quel pubblico si divertirà. Si divertirà con l’intepretazione misurata, e mai sopra le righe (com’e’ il personaggio originale) di Stefano Fresi, si divertirà con le schermaglie tra Charitos e la moglie Adriana (Francesca Inaudi) e soprattutto lo divertirà il clima, quello sì tipicamente greco, che regna all’interno del distretto di polizia.
Non sappiamo che cosa penserà Petros Markaris a proposito di questa riduzione: in un’ intervista alla tv greca si è dichiarato lusingato, anche se alcuni dei suoi romanzi hanno avuto delle riduzioni nel suo paese fatte proprio per la televisione. Noi pensiamo che, nonostante le buone intenzioni , manchi nello specifico la “dimensione greca”.
E per quanto riguarda l’appellativo per Kostas Charitos del “Montalbano greco” lascia il tempo che trova.
Kostas; la nuova serie Tv Rai con Stefano Fresi