‘Familia’ Una storia vera che fa luce sulla nostra società

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Familia, il film di Francesco Costabile presentato nella sezione Orizzonti all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, torna nelle sale per tutta la settimana dal 25 al 30 novembre.

Familia è tratto dal libro Non sarà sempre così, scritto da Luigi Celeste,  distribuito da Medusa Film. In cabina di regia, Francesco Costabile colpisce di nuovo al cuore, con la sua opera seconda, guadagnandosi di diritto un posto tra i migliori cineasti italiani della sua generazione. Per l’occasione, si circonda del meglio del meglio a livello attoriale: da Barbara Ronchi a Francesco Di Leva, da Francesco Gheghi a Tecla Insolia.

Il film ha vinto numerosi riconoscenti tra cui il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile a Francesco Gheghi, la Segnalazione Cinema for UNICEF, il premio Miglior Cast Italiano Mostra 2024 e il Nuovo IMAIE Talent Award per Tecla Insolia.

Ad affiancare il regista nella sceneggiatura, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli fanno un lavoro sopraffino nell’adattare il testo letterario e nel renderlo fruibile e accattivante per il grande schermo. Sensazioni disarmanti e viscerali si alternano a momenti di rabbia, dolcezza e commozione, in un tornado emotivo senza fine. Lo stile registico (che passa addirittura dal dramma all’horror e viceversa) e la colonna sonora coronano questo gioiello da non perdere.

Crescere troppo in fretta

Gigi (Francesco De Lucia da piccolo, Francesco Gheghi da grande) e Alessandro (Stefano Valentini da piccolo, Marco Cicalese da grande) hanno un bellissimo rapporto fraterno, non solo perchè condividono le passioni di tutti i ragazzini della loro età, ma soprattutto perché devono far fronte comune contro il male che si annida in casa loro. Il loro papà, Franco (Di Leva), usa spesso le mani contro la mamma Licia (Ronchi), costringendo i ragazzini a nascondersi per evitare di peggiorare la situazione. Un giorno, però, Licia decide di agire e denuncia il marito. Quello che non sa, è che la giustizia italiana la separerà dai suoi figli.

Io non posso più aspettare.

Cresciuti in un simile ambiente familiare, Gigi e Alessandro prendono strade diverse, pressoché agli antipodi, sebbene l’affetto reciproco non sia mai cambiato. Da giovani uomini quali sono, hanno finalmente compreso la fatica, l’impegno e il dolore della loro mamma, con la quale continuano a frequentarsi. Le cose prendono una piega inaspettata quando ricompare sulla scena Franco.

Familia, un racconto universale

Francesco Costabile è uno di quei registi come ce ne sono davvero pochi nel mondo. Il suo cinema rispecchia non solo la passione per il mezzo, quanto la necessità di utilizzarlo per raccontare delle storie. E parliamo di storie importanti, non semplici ma comuni, vere e segnate da una potenza intrinseca. Se con la sua opera prima, Una femmina, aveva posto sotto la luce dei riflettori qualcosa di assolutamente personale e intimo, qui sceglie qualcosa di diverso, di “estraneo”. Partendo dalle vicende di una persona altra – Luigi Celeste, appunto – Familia diviene così un racconto universale.

Non sarà sempre così.

I messaggi che emergono durante e al termine della visione sono tanti, e tutti altrettanto fondamentali. Al centro della narrazione non c’è una “semplice” storia di violenza, ma un racconto di vita pieno di sfumature. Con uno sguardo critico ma lucido, attento a ogni più piccolo e significativo dettaglio, e una sensibilità sopra la media, Costabile riesce a creare un universo reale, coinvolgente, indelebile, dinanzi al quale le barriere cedono. E le lacrime cadono giù.

Il film è una produzione Tramp Limited in associazione con Medusa Film, Indigo Film, O’Groove in collaborazione con Prime Video ed è prodotto da Attilio De Razza, Nicola Picone, Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga.

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

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