Sigourney Weaver ha tenuto una straordinaria masterclass al Festival del Cinema di Venezia, riflettendo sulla sua illustre carriera, in particolare sul suo ruolo iconico di Ellen Ripley nella saga di “Alien”. Durante l’incontro, l’attrice ha condiviso aneddoti sulla sua prima collaborazione con il regista James Cameron per il sequel del 1986, “Aliens”, che segnò l’inizio di una lunga relazione professionale che si sarebbe estesa anche ai film “Avatar”.
La Weaver ha ricordato la sua sorpresa iniziale per la quantità di armi presenti nel copione di “Aliens”, poiché aveva sorvolato sulle indicazioni di scena che le menzionavano. Essendo una sostenitrice del controllo delle armi, l’attrice era riluttante a usarle sul set, il che portò a una discussione franca con Cameron. Il regista la portò in un campo e le fece sparare con una mitragliatrice, un’esperienza che Weaver ha definito “purtroppo molto coinvolgente”. Questo episodio l’ha aiutata a comprendere la trasformazione del personaggio di Ripley nel film, anche se l’uso delle armi non era la sua prima scelta.
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Weaver è stata premiata con il prestigioso Leone d’Oro alla carriera durante la cerimonia di apertura del festival. Nel suo discorso di accettazione, ha espresso incredulità e gratitudine, descrivendo il riconoscimento come “carburante di incoraggiamento”. L’attrice si è anche commossa durante una conferenza stampa, quando un giornalista ha suggerito che le sue potenti interpretazioni potrebbero aver contribuito all’ascesa di Kamala Harris, la prima donna Vicepresidente degli Stati Uniti. Weaver è stata profondamente toccata dall’idea che il suo lavoro potesse aver avuto un impatto simile, riconoscendo le molte donne che nel corso degli anni l’hanno ringraziata.
Standing ovation per il Leone d’oro alla carriera a Sigourney Weaver
Il Festival del Cinema di Venezia, che si terrà fino al 7 settembre, ospiterà anche masterclass di altre importanti personalità del cinema come Peter Weir, anch’egli premiato con un Leone d’Oro, ed Ethan Hawke.