‘The Union’ Una nuova spy comedy su Netflix

Julian Farino, produttore e regista britannico, con una lunga carriera televisiva alle spalle, dirige The Union, interpretato da Mark Wahlberg e Halle Berry. Il film è disponibile su Netflix.

Una spy comedy all’insegna dell’azione, che si tinge di rosa.

The Union: spionaggio e amore

Un’agente segreta, in viaggio per il mondo, recluta il suo ex fidanzato, un operaio edile, trascinandolo nel mondo dello spionaggio.

Si entra immediatamente in azione. Joe Barton e David Guggenheim, i due sceneggiatori di The Union, non si perdono in inutili preamboli e trascinano lo spettatore nel bel mezzo di una pericolosa missione in un lussuoso albergo di Trieste. Purtroppo non tutto va secondo i piani ed ecco il primo conflitto a fuoco.

In queste primissime scene del film, diretto da Julian Farino (Marvellous), viene mostrata la prima protagonista: Roxanne Hall, l’agente segreta che lavora per l’Union, un reparto speciale dei servizi segreti. La donna, interpretata da Halle Berry (La nave madre), appare subito determinata, forte, coraggiosa e ovviamente affascinante. Il ritmo, poi, si fa meno incalzante. Una breve pausa nella corsa affannata nello spionaggio internazionale viene utilizzata per presentare il secondo protagonista.

Non siamo più ai confini orientali dell’Italia, dove qualche decennio fa terminava il mondo occidentale e iniziava il blocco sovietico, ma nell’anonima provincia americana. Qui vive, insieme a sua madre, attenta come il più efficiente agente segreto, Mike McKenna (Mark Wahlberg).

Mike e Roxanne

Mike, diversamente da Roxanne, ha una vita tranquilla, probabilmente noiosa, ma sincera. Il lavoro nei cantieri edili e poi le serate con gli amici nel bar preferito, dove scola interi boccali di birra, mentre guarda la partita in televisione o gioca a biliardo.

Due vite diametralmente opposte. Mike e Roxanne, però, si conoscono da sempre. Non si vedono ormai da anni, ma da ragazzi hanno condiviso una bella storia d’amore, di quelle che nascono sui banchi di scuola e poi finiscono perché si cresce e c’è chi resta e chi va via. Roxanne lascia il suo giovane compagno per iniziare il college – mai terminato – e poi diventa agente segreto al servizio del’Union.

“Metà dei servizi segreti non sa che esistiamo, l’altra metà si pente di saperlo”.

Dopo una missione andata male, Roxanne decide che il suo ex fidanzato è perfetto per entrare in azione nello spionaggio internazionale. E così, come in Bad Company – Protocollo Praga, con Anthony Hopkins e Chris Rock, Mike si ritrova coinvolto in uno dei più pericolosi intrighi mondiali.

Una sceneggiatura che rasenta la perfezione

In The Union, però, non c’è un ordigno atomico da recuperare, ma dati sensibili che fanno gola a nazioni come la Cina, la Corea del Nord, la Russia e l’Iran.

È questo, probabilmente, l’unico riferimento alla situazione politica dei giorni nostri. Il film, con protagonista l’inedita e indovinata coppia formata da Mark Wahlberg e Halle Berry, si costruisce sulla comicità che, soprattutto verso la conclusione, si tinge di rosa.

La regia di Julian Farino è senza infamia e senza lode, limitandosi a mostrare una scrittura filmica che rasenta la perfezione. La sceneggiatura, scritta a quattro mani, utilizza lo spionaggio come un escamotage per mostrare una storia d’amore che torna da un passato lontano, ma ancora vivo.

I due protagonisti di The Union, tra un inseguimento ad alta velocità e una pericolosa corsa tra i tetti di una città dell’ex Jugoslavia, rivivono l’emozione del loro primo amore. Il testo filmico è disseminato da situazioni già vissute che ritornano in vita con il brivido del pericolo.

Gli sceneggiatori Barton e Gugggenheim danno forma a un tipico viaggio di un uomo comune che si ritrova, inconsapevolmente o meno, a indossare i panni dell’eroe. Mike deve superare delle prove per iniziare la sua inaspettata avventura, ma il tutto acquista un senso in prospettiva sentimentale.

La comicità, non certo geniale, ma tuttavia gradevole, evita al film di diventare sdolcinato e i dialoghi, scritti brillantemente, fanno di The Union un lungometraggio leggero, senza impegno, che regala un’ora e mezza di puro intrattenimento.