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Raccontare la Terra nel trailer di ‘Bestiari, Erbari, Lapidari’

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Arriva il trailer di Bestiari, Erbari, Lapidari, presentato in anteprima fuori concorso alla 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal 5 ottobre al cinema. Si tratta del nuovo film diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Spira Mirabilis, Blu, Guerra e pace). Oltre alla regia, D’Anolfi e Parenti si occupano anche della produzione, affiancati da David Fonjallaz e Louis Mataré, della fotografia, delle riprese, del suono e del montaggio. Le musiche sono opera di Massimo Mariani.

Bestiari, Erbari, Lapidari è prodotto da Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion. Partecipano inoltre SRF Schweizer Radio Und Fernsehen / SRG SSR, MIC, Eurimage, PR FESR Lombardia 2021-2027 – Bando “Lombardia per il cinema” Fondo Sviluppo Italia Francia, Berner Filmförderung, Burgergemeinde Bern, Eye Filmmuseum e Cinémathèque Suisse. La distribuzione italiana è affidata a Luce Cinecittà, mentre quella internazionale è a opera di Fandango Sales.

Massimo D’Anolfi e Martina Parenti: le parole dei registi

Così i due registi raccontano il loro nuovo progetto. “La prima volta che abbiamo visto queste immagini siamo rimasti ipnotizzati. Il bianco della neve e del cielo avvolgono tutta la scena: le due sagome nere si fronteggiano con un movimento inverso: l’uomo avanza e il pinguino indietreggia. Il fotogramma li contiene entrambi fino a quando il pinguino camminando all’indietro si allontana fino a sparire. Così abbiamo scoperto che queste immagini erano state filmate durante la spedizione al Polo Sud di Roald Amundsen nel 1910-1912 che aveva raggiunto il Polo Sud con quella che probabilmente è l’imbarcazione di legno più resistente della storia, il Fram. Questa è la prima volta che un uomo e un pinguino vengono filmati all’interno dello stesso fotogramma. Questa immagine che ha tutta la potenza del cinema delle origini è diventata l’immagine del manifesto cinematografico del nostro ultimo film, ‘Bestiari, Erbari, Lapidari‘.”

Proseguono poi affermando: “Crediamo che il nostro compito sia quello di “re-inventare” una visione e una rappresentazione del reale e cercare di instaurare relazioni vitali fra gli elementi che compongono le inquadrature dell’opera. Così facendo, non cerchiamo il “reale”, ma la rappresentatività del reale e l’occasione per raccogliere i racconti, le storie, le riflessioni su noi umani. A ogni spettatore il compito di arricchire il film con il proprio bagaglio di esperienze, interessi, letture o visioni cinematografiche.”

Bestiari, Erbari, Lapidari: di cosa si tratta?

Così come si evince dal trailer, Bestiari, Erbari, Lapidari è un documentario enciclopedico diviso in tre parti. Ognuna si concentra su un aspetto diverso del pianeta Terra, creando una connessione tra gli atti, rispettivamente focalizzati su animali, piante e pietre. Il film diventa perciò un omaggio ai diversi mondi terrestri e su come essi costituiscano l’essenza del nostro pianeta.

Inoltre, ciascuno dei tre atti riprende un genere specifico del cinema documentario. Bestiari è un found-footage sulla rappresentazione animale nel cinema; Erbari è un documentario poetico d’osservazione ambientato nell’Orto Botanico di Padova; Lapidari è un film industriale che analizza la trasformazione della pietra.

Bestiari, Erbari, Lapidari si pone come un viaggio all’insegna della cultura, della scienza e dell’arte del vecchio continente. Così, attraverso voci e suoni, il Pianeta si racconta, spingendo il pubblico a preservare il nostro.

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