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In Sala

L’Amore Inatteso

Antoine è un brillante quarantenne. Sposato con Claire, padre di due figli, conduce una vita agiata in una Parigi illuminista e intellettuale. In seguito ad un colloquio con l’insegnante del figlio Arthur, Antoine inizia a frequentare, senza alcuna convinzione, la catechesi di una parrocchia…

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Anno: 2010

Nazionalità: Francia

Durata: 89′

Genere: Commedia

Distribuzione: Microcinema spa

Regia: Anne Giaffery

Uscita: 21 Marzo

 

La riscoperta di se stessi e del senso della vita sono i cardini base de L’amore inatteso, fim della regista francese Anne Giaffery. Dall’omonimo romanzo di CatholiqueAnonyme di Thierry Bizot , in una Parigi contemporanea, è raccontata la storia di Antoine, un uomo che ha tutto quello che si può desiderare dalla vita, un lavoro da avvocato che lo sta portando all’apice della sua carriera, una bella moglie e due figli. In seguito ad un incontro con il maestro del figlio Arthur, Antoine inizia a frequentare un corso di catechesi solo per rispondere “educatamente” all’invito che gli era stato inviato dall’insegnante. Nonostante la poca convinzione della prima seduta, l’avvocato continua con curiosità questo cammino disinteressandosi della disapprovazione da parte della moglie e degli amici che trattano con molta leggerezza argomenti come quelli religiosi e della fede.

L’unica a sostenerlo nella sua decisione è la sorella Hortense, donna dalla spiccata sensibilità alla prese con i propri drammi sentimentali dei quali riesce a parlarne liberamente solo con Antoine.

Giunto al termine del percorso continua, il protagonista crede di aver trovato la fede acquistandone consapevolezza in un dolce abbraccio al figlio Arthure e ricostruendo col tempo, il conflittuale rapporto con il padre e il fratello Alain.

L’amore inatteso è tendenzialmente una commedia che con una particolare ironia affronta il tema della fede e della religione. C’è una palese critica all’istituzione Chiesa cattolica e alla figura del Papa nonché alla religione stessa, ma sempre in una chiave ironica, sdrammatizzante, in cui magari sarebbe facile ritrovarcisi: ognuno di noi può esser capace di credere in qualcosa, di avere fede senza dover assolutamente vincolarsi a quel tipo di “religione convenzionale” istituita da quelle deboli e condizionabili creature che sono gli uomini (di Chiesa magari!)

Aldo Zambuto

 

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