‘Trap’ il nuovo incubo di M. Night Shyamalan al Cinema

Esce in sala  Trap, una nuova esperienza nella lunga filmografia del regista M. Night Shyamalan,

Il film segna il ritorno sul grande schermo del regista indiano dopo un anno dall’ultimo film, Bussano alla porta, con Dave Bautista, Jonathan Groff e Ben Aldridge. Le riprese sono avvenute a Mississauga tra il 16 ottobre e l’8 dicembre 2023. Il primo trailer è stato diffuso il 18 aprile 2024. Mentre un secondo trailer è disponibile dal 1° luglio 2024.

Trap è stato prodotto da Warner Bros e dalla Blinding Edge Pictures. Il produttore esecutivo è Steven Schneider. La fotografia è di Sayombhu Mukdeeprom, le musiche di Herdís Stefánsdóttir e il montaggio di Noemi Preiswerk. Nel cast: Josh Hartnett interpreta Cooper, Ariel Donoghue interpreta Riley , Saleka Shyamalan interpreta Lady Raven, Alison Pill interpreta Rachel .

Trama del film

Cooper (Josh Hartnett) è un padre che ha deciso di accompagnare la figlia adolescente, Jody (Ariel Donoghue),  a un concerto pop all’interno di uno stadio. Tuttavia, nel corso della serata il padre scoprirà di trovarsi intrappolato all’interno di una vicenda alquanto sinistra. Le forze dell’ordine al completo tra FBI e SWAT si sono organizzate per stanare un noto serial killer conosciuto come “il macellaio”. Il concerto non è altro che una trappola per arrestare il folle omicida, che è Cooper stesso, il protagonista del film. Solo il pubblico in sala è a conoscenza del segreto.

Recensione del film

Non si può non partire dall’elefante nella stanza, il fatidico colpo di scena che tanto piace al regista, al punto da renderlo famoso al grande pubblico. Film come Signs, Il sesto senso e The Village sono ottimi prodotti, altresì conosciuti per i loro sconvolgenti colpi di scena. Era il 18 aprile quando veniva diffuso online il primo trailer del film, allora Shyamalan apriva le porte a un progetto inedito in cui il colpo di scena è reso esplicito sin dalla campagna marketing, perché che Cooper fosse il macellaio è fin troppo palese dai primi secondi del film. Sin dalla prima menzognera battuta:

«Non posso violare la legge, tranquilla Jody, arriveremo puntuali al concerto.»

Il film gioca ottimamente con le contraddittorie espressioni e battute del personaggio di Cooper. Persino nelle sue movenze durante l’ascolto delle canzoni in cui si mostra coinvolto per compiacere la figlia adolescente, mentre con il pensiero, con lo sguardo e con le orecchie è totalmente preso da un’unica cosa, la fuga. La regia di Shyamalan accompagna bene questo stratagemma narrativo attraverso svariati espedienti visivi e sonori ben congegnati, a dimostrazione di come il regista ormai padroneggi ottimamente il genere thriller, attraverso un bagaglio tecnico degno di nota. Spesso lo sguardo dello spettatore è costretto a seguire le azioni del perfido protagonista.

La vera trappola

Tuttavia Trap si rivela audace nel non mostrare veramente tutto nella campagna marketing, alcune carte in gioco sono ancora coperte. In tal modo la trappola è doppia. Non solo il personaggio di Cooper è chiuso all’interno della Tanaka Arena, circondato da 20642 persone di cui 3000 uomini. La trappola è anche per lo spettatore che non è veramente a conoscenza di tutto. L’incipit di un serial killer all’interno di un concerto di grandi dimensioni è assai interessante. L’oggetto dello sguardo di Cooper è molto distante rispetto a ciò che guardano le 20000 persone che lo circondano.

Restando il più vaghi possibile, a tratti il genere thriller diventa un’esca per M. Night Shyamalan per approfondire la psiche di un personaggio stratificato e reso ottimamente grazie a una prova attoriale sbalorditiva.

Josh Hartnett

L’attore statunitense, a 45 anni d’età e dopo 26 anni di carriera, regala (forse) la sua miglior interpretazione sul grande schermo. Il ruolo a lui offerto non è affatto semplice. Come si evince da entrambi i trailer, egli interpreta Cooper, la cui identità segreta è il macellaio. Nell’interpretare questo “doppio ruolo” egli lavora ottimamente sulle espressioni false guardando in macchina al centro dell’inquadratura, mentendo,  ai personaggi che lo circondano e solo lo spettatore del film è a conoscenza della sua identità. Hartnett riesce a caratterizzare molto bene il personaggio accompagnando la sua recitazione con alcuni lievi tic impercettibili e un’espressività del viso ben studiata in ogni frangente.

L’impressione è quella di un uomo tremendamente pericoloso pronto a impazzire da un momento all’altro. Molto importante è la tattica assunta dal protagonista che sceglie di mettersi in bella vista con chiunque: poliziotti, inservienti, membri dello staff, per non dare alcun sospetto e per ingannare tutti quanti. Spesso l’attore riesce a rendere Cooper spaventoso. In una scena in particolare, in cui lui non si vede perché sta bussando bruscamente alla porta dentro la quale è chiusa una persona innocente.

Saleka Shyamalan, è nata una star?

La popstar ventottenne, nonché figlia del regista M. Night Shyamalan, interpreta in questo film la bellissima cantante Lady Raven, idolo di moltissime adolescenti. La pop star viene caratterizzata in modo da apparire come le cantanti odierne che interagiscono con il pubblico, invitano tanti ospiti famosi e i cui concerti sono dei veri e propri eventi colorati e folkloristici. L’esempio più calzante è Taylor Swift con il suo The Eras Tour. La neo attrice Saleka si cala benissimo nei panni di Lady Raven, scrivendo ed eseguendo ben 14 canzoni per Trap. La sua prova canora è sensazionale. La prova attoriale è degna di nota e lei si rivela molto capace in svariate scene di confronto con altri personaggi. Il suo ruolo all’interno del film è molto più importante di quanto ci si aspettasse dalla visione dei trailer. L’attrice si lancia per un grande futuro e Trap rappresenta una buona vetrina per lei, sia in ambito musicale che recitativo. Una delle tracce più riuscite è “Don’t wanna be yours“.

Le persone sono perennemente in trappola

Una riflessione importante del film riguarda la facilità con cui Cooper riesce a muoversi all’interno dello stadio, eludendo qualsiasi sospetto da parte delle forze dell’ordine. L’aspetto ordinario e semplice da buon genitore è facilmente replicabile. Persino dopo la visione del film, è difficile comprendere se Cooper tenga veramente a sua figlia. L’impressione è che lui stia stia tramando per se stesso, senza essere coinvolto dalla presenza di Jody. Dopotutto, si trova al concerto proprio per accompagnare la figlia e, genuinamente, per farle un regalo.

«è buffo come ci conosciamo bene, sappiamo delle cose senza saperle.»

Il discorso è più ampio e non si limita al personaggio di Cooper. Durante il concerto è presente una guest star che appare maleducata e rude con gli inservienti, salvo poi mostrarsi sorridente e benevola con i fan, in particolare con Jody. Lo stesso discorso vale per un’amica di Jody, con dialoghi incentrati su foto o storie da postare per rendere più o meno invidiosa l’amica.

Un esempio è una scena ben diretta da Shyamalan, in cui Cooper simula un video con il cellulare, quando in realtà è pronto a compiere un gesto macabro e sinistro.

Per concludere, Shyamalan utilizza Trap per parlare di come i rapporti interpersonali siano vacillanti e costruiti sulle maschere che le persone scelgono di indossare. La trappola quotidiana è il rischio di essere ingannati, specialmente nell’era dei social media, dove tutti sono pronti a credere alle maschere che cantanti, popolarità e persone di successo costruiscono.

Considerazioni finali

Il film è indubbiamente ben riuscito. Il set del concerto rende la visione più gradevole, grazie a interessanti soluzioni sonore e di fotografia. La colonna sonora di Herdís Stefánsdóttir accompagna bene la narrazione, intervenendo nei momenti giusti. Le canzoni di Saleka Shyamalan alias Lady Raven, sono una gioia per le orecchie. La durata del film è di 105 minuti, con un ritmo scorrevole, sebbene la prima parte sia più piacevole rispetto alla seconda, che cala leggermente di ritmo e diviene più ridondante e meno dinamica.