‘The Book of the Dead’, un omaggio all’horror anni ’80
Esordio alla regia del giovane toscano Mattia Sarao, The Book of the Dead è un omaggio agli stilemi dell'horror americano anni '80. Distribuito da V Channels.
Distribuito dalla piattaforma V Channels di Mario Nicolò Messina, The Book of the Dead(o Book of the Dead in Italia) è un horror indipendente che segna l’esordio alla regia del giovane Mattia Sarao.
Prodotto da Extreme Video, il film, girato nei dintorni di Lucca, vuole essere un omaggio agli stilemi dell’horror americano anni ’80, dalla musica ai personaggi.
Nel cast: Matteo Accardi, Bianca Mazzei, Matteo Avanzati, Luca Pedrini,David White e Marco Ristori, che del film è anche produttore assieme a Luca Boni.
La trama
Siamo nel 1988. Un gruppo di studenti deve passare la notte in un’antica villa di campagna per portare a termine un progetto di ricerca scolastica.
I ragazzi, molto diversi tra loro, dovranno appianare presto i loro conflitti: la scoperta del leggendario Necronomicon li porterà ad affrontare le loro insicurezze e un orribile ospite indesiderato. Chi riuscirà a superare la notte?
Horror anni ’80… in Toscana
L’operazione compiuta da The Book of the Dead disorienta inizialmente lo spettatore: sebbene sia recitato interamente in inglese, con personaggi di origine americana, l’ambientazione e l’accento dei protagonisti rendono difficile credere pienamente all’atmosfera del film. Riferimenti specifici, come alla guerra in Vietnam, accentuano ulteriormente questa discrepanza.
L’uso di stereotipi tipici dei classici horror americani, pur voluto, non permette alla trama di decollare e rimane così legato alle formule tipiche del genere. Tuttavia, alcune scelte narrative risultano divertenti e, pur conferendo al film un aspetto più da commedia horror, riescono piuttosto bene.
Il trailer
I personaggi
Anche i personaggi seguono, forse volutamente, i cliché del genere: abbiamo il bulletto vestito da cowboy, il campione, il nerd e la ragazza misteriosa e distaccata.
Tuttavia, è difficile affezionarsi realmente a loro, poiché i legami tra i personaggi appaiono spesso frettolosi e forzati per favorire la trama, risultando poco credibili.
Questo aspetto, tuttavia, richiama perfettamente il filone di appartenenza del film, ovvero un tipo di horror in cui i personaggi sono principalmente strumenti a beneficio dell’orrore; in questo senso, The Book of the Dead ha dalla sua un tentativo di approfondimento psicologico dei protagonisti.
Anzi, sarà proprio il trauma di una di loro a risvegliare il Libro dei Morti dal suo letargo.
Le creature dell’orrore
Per essere un film indipendente, e considerando che si tratta di un esordio alla regia, The Book of the Dead convince dal punto di vista visivo, in particolare per quanto riguarda gli effetti speciali. L’animazione del Necronomicon è piacevole da vedere, e il trucco del mostro (The Reborn), realizzato da Carlo Diamantini, è decisamente d’impatto, tanto che un po’ dispiace vederlo in scena per così poco.
Il ritmo narrativo e le scene horror mancano infatti di un po’ di brio, il che è un peccato perché, con una creatura così ben realizzata e le potenzialità offerte dalla location, The Book of the Deadè un film artigianale piacevole da guardare, ma che pecca proprio nella sua ragione d’essere, ovverosia l’horror.
Conclusioni
In conclusione, The Book of the Deadintrattiene piacevolmente per un’ora e mezza, e alcune scene risultano, seppur nella loro esagerazione (voluta), divertenti. Il trucco prostetico e gli effetti speciali sono realizzati molto bene, e la recitazione dei protagonisti convince (quasi) sempre, specialmente quella di Bianca Mazzei che ha sulle spalle il ruolo più consistente per quanto riguarda la profondità del personaggio.
Tuttavia, la tensione fatica a decollare, smorzando di conseguenza i toni cupi della pellicola, e rimane un po’ il dubbio se l’omaggio all’horror anni ’80 sia davvero tale, o se non si tratti di un tentativo di riproporre un universo narrativo ormai codificato senza apportarne un vero e proprio tocco personale.
Comunque, The Book of the Deadrimane un esordio apprezzabile che, nonostante le limitazioni di cui purtroppo soffre il cinema indipendente, porta a casa un risultato godibile per gli appassionati del genere, soprattutto sotto il profilo della messa in scena e degli effetti speciali.
The Book of the Dead
Anno: 2024
Durata: 90 min
Distribuzione: V Channels
Genere: horror
Regia: Mattia Sarao
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