Il film Les Enfantes Rouges, presentato alla 77esima edizione del Festival di Locarno, si trova in concorso nella categoria Cineasti Del Presente.
La Trama
La storia viene raccontata dal punto di vista di uno dei bambini protagonisti, Achraf, interpretato da Yassine Samouni, il quale dimostra di avere grandi capacità attoriali, nonostante la giovane età. Achraf, dopo aver trascorso una giornata in spensieratezza con il cugino Nizar, a pascolare le pecore presso la montagna Mghila, una zona estremamente povera e isolata del nordovest della Tunisia, viene improvvisamente attaccato da due uomini, che feriscono gravemente Achraf facendogli perdere i sensi. Al suo risveglio, il bambino troverà il corpo del cugino con la testa decapitata.
Il suo compito, da quel momento, sarà quello di riportare la testa a casa dai parenti. La missione della famiglia di Nizar sarà quella di ritrovare il suo corpo in mezzo alle montagne, per dargli una degna sepoltura
La pellicola narra di un fatto di cronaca realmente accaduto nel 2015, quando un gruppo di terroristi assalì due bambini pastori e uccise a sangue freddo il più grande.
La recensione
Nel programma della 77esima edizione del Locarno film Festival, troviamo, fra le note di regia la seguente affermazione del regista:
Ispirato a eventi reali e profondamente radicato in un contesto sociale spietato, Les Enfants Rouges è un viaggio onirico nella psiche ferita di un bambino e nella sua incredibile capacità di superare i traumi.
Lotfi Achour, con estrema delicatezza, anche nelle scene più crude, mostra un incredibile tatto nel trattare gli avvenimenti. Aiutato anche dallo strabiliante lavoro del direttore della fotografia, Wojciech Staroń, il quale coinvolge lo spettatore nel pathos della vicenda, attraverso campi estesi del deserto che circonda la casa dei due giovani e la famiglia, e grazie ai primi piani dei protagonisti.
Il film è capace di fondere tematiche personali e sociali con una narrazione visivamente coinvolgente. È un opera che richiede attenzione e riflessione, ricompensando lo spettatore con una storia avvincente e profonda.
Inoltre, è in grado di offrire uno sguardo penetrante sulle vite dei giovani in contesti urbani difficili, mantenendo un equilibrio tra dramma personale e critica sociale. Come anticipato in precedenza, le interpretazioni dei giovani attori nei ruoli di Nizar e Achraf sono state elogiate dalla critica per la loro autenticità e intensità. I ragazzi riescono a trasmettere le complessità emotive e le sfide che affrontano, con grande realismo.
Lotfi Achour è noto per il suo stile visivo distintivo, una cinematografia potente e un uso evocativo del colore. In Les Enfants Rouges (Red Path), il regista utilizza l’ambiente arido e secco delle montagne tunisine, per creare un’atmosfera ricca. Il colore rosso nel titolo non è solo un riferimento diretto al percorso fisico intrapreso dal protagonista. Esso simboleggia anche le emozioni intense e le lotte interiori che caratterizzano la sua ricerca.