Arriva su Prime Video dall’1 agosto Batman: Caped Crusader, la nuova serie di animazione dedicata al Cavaliere Oscuro creata da Bruce Timm. Lo show in dieci episodi punta a riscrivere la mitologia di Gotham, grazie anche a due grandi autori: J.J. Abrams (Lost, Star Trek) e Matt Reeves (Batman del 2022), nei ruoli di executive producers.
Batman: Caped Crusader si discosta dal tono comico-action dei recenti adattamenti fumettistici, grazie alla sua estetica da noir investigativo, in continuità con l’amata serie animata degli anni ‘90 di Timm.
Nuova Gotham/Vecchia Gotham: Di cosa parliamo?
La serie, ambientata nella Gotham anni Cinquanta, racconta il mondo criminale di gangster e poliziotti corrotti osteggiati da un pugno di onesti, capeggiato dall’ispettore Gordon e da sua figlia Barbara. L’arrivo in città di Batman rimescolerà le carte.
Mentre la priorità del sindaco sembra quella di mandare in galera il giustiziere mascherato, nuovi inquietanti villain (Due facce, Harley Quinn, Catwoman etc.) turberanno ulteriormente l’equilibrio della città.

Gotham city 2.0
Batman: Caped Crusader punta su un’ambientazione da noir, discostandosi dalle moderne rappresentazioni di un Batman sempre più iper-tecnologico. Si ritorna quindi alle origini del fumetto, lasciando molto spazio alla sotto-trama investigativa, quasi sempre guidata dai personaggi femminili.
Ritorno alle origini ma guardando al futuro
Nonostante questo setting vintage – anche nello stile animato molto stilizzato tipico di Timm– non si rinuncia all’innovazione. In particolare gli autori hanno puntato a una riscrittura dei personaggi che tenga conto della sensibilità attuale riguardo l’inclusività (anche quella dei corpi, spesso dimenticata). Nulla di nuovo, considerando che Batman: The animated series dello stesso creatore ci aveva regalato una delle villain più riconoscibili del DC Universe; la stessa Harley Quinn, la cui origin story viene in questa serie riscritta per emanciparla completamente dall’ombra del Joker.
Storie di giustizia e corruzione
In Batman: Caped Crusader la città diventa la vera protagonista, lasciando Batman in quell’ombra che ci restituisce il mistero del personaggio.
Il parterre degli abitanti di Gotham viene pian piano corrotto dalla città che coinvolge in un vortice di follia. Nonostante lo stile molto cartoon dell’animazione, i personaggi non mostrano la stessa stilizzazione nella scrittura. I loro archi sono sempre guidati da una riflessione sulla giustizia, che, non riuscendo ad incasellarsi nelle categorie del bianco e del nero, degenera nella violenza.
È su questo campo che si gioca anche il viaggio di Bruce Wayne/Batman. Il suo forte senso della giustizia non può non essere messo alla prova quando l’uomo dietro l’eroe è toccato personalmente dalle vicende che lo chiamano a intervenire, come nel caso del suo amico Harvey Dent. E così la giustizia diventa vendetta.
Una serie raffinata
Bruce Timm porta quindi a casa una serie che mancava nel panorama fumettistico-televisivo di adesso; ben diversa dal mainstream colorato e pop delle serie Marvel. Una serie decisamente adulta che ribadisce ancora una volta come l’animazione non sia un genere destinato solo a un audience di bambini.
D’altronde dopo le batoste inflitte dalla critica e dal botteghino il DCU sembra stia puntando a un sano ritorno alle origini, come possiamo intuire anche dai primi scatti dal set del Superman di James Gunn. Chissà che questa svolta positiva possa riversarsi anche su un ritorno al cinema di qualità per il genere super-eroistico che al momento non gode proprio di buona salute.