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Vermin: invasione di ragni in blu-ray

Vermin di Sébastien Vanicek è disponibile su disco in alta definizione.

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Film per il quale vi era grande attesa tra i fan italiani dell’horror, approda finalmente in home video Vermin. Una co-produzione tra Francia e Stati uniti che Plaion pictures rende disponibile in limited edition blu-ray all’interno della sua collana Midnight Factory. Co-produzione che, datata 2023, rappresenta il primo lungometraggio diretto da Sébastien Vanicek, dichiaratamente ispiratosi al primo Die hard e ad Alien. Lungometraggio che vede protagonista Théo Christine nei panni di Kaleb.

Un giovane che vive di piccoli lavori ed espedienti e che, affascinato dagli animali esotici, porta nel suo appartamento un ragno velenoso trovato in un bazar.

Perché, con l’esserino pronto a scappare per riprodursi e seminare il panico nell’edificio, l’operazione va ad incrementare il filone cinematografico degli aracnidi killer. Il filone che, per intenderci, a partire dagli anni Cinquanta ci ha regalato non pochi esempi in fotogrammi a base di bestioline a più zampe. Dal classico Tarantola di Jack Arnold a Spiders 3D di Tibor Takács. Passando per il televisivo (e poco conosciuto) Tarantole – Il volo della morte di Stuart Hagmann e il blockbuster Aracnofobia di Frank Marshall. Ed è lentamente che si evolve la narrazione in Vermin; fino al momento in cui, a circa metà visione, la tensione comincia a salire.

Man mano che il tutto si trasforma in una sorta di [Rec] senza infetti zombeschi e in territorio eco-vengeance (pellicole su animali assassini). Del resto, come nel caso di quel già cult spagnolo, è interamente tra le mura di un agglomerato di cemento che si svolge lo spettacolo. Per la precisione, il complesso detto Camembert, a Noisy-le Grand, Seine-Saint-Denis, a est di Parigi, anche conosciuto come “Le arene di Picasso”. Complesso che, al di là del raccapricciante lato sensazionalistico-spaventoso, offre l’opportunità di comprendere il lato metaforico dell’insieme. Soprattutto se consideriamo che Vermines, titolo originale dell’opera, significa “parassiti”.

Termine in questo caso riferito sia agli animaletti striscianti che a coloro considerati tali dalle forze dell’ordine che mettono in quarantena il posto.

Coloro che sono gli occupanti del comprensorio, per lo più immigrati africani. Del resto, gli stessi mostriciattoli striscianti provengono dal Marocco, pronti a mettere a dura prova lo spettatore aracnofobico. Mostriciattoli presentanti qui varie dimensioni e che sembrano scatenarsi prevalentemente al buio. Regalando uno dei momenti più tesi quando i protagonisti devono attraversare un lungo passaggio tappezzato di ragnatele fidando in un interruttore della luce a tempo. Con trailer italiano quale contenuto extra e booklet incluso nella confezione di questo disco in alta definizione di Vermin.

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