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Prima di ‘My Lady Jane’: guida a 10 period drama su Prime Video

10 period drama da vedere su Prime Video se vi sono piaciuti ‘Bridgerton’ e ‘My Lady Jane’

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Da qualche anno a questa parte il filone dei period drama – film o serie tv di ambientazione storica – ha trovato nuova linfa. Serie come Bridgerton o la recentissima My Lady Jane hanno dimostrato che narrazioni ambientate nel passato possono dialogare con il presente sia nei temi che nella forma. Ma se pensiamo alle opere letterarie che ispirano i period drama da decenni, spesso ci troviamo davanti a storie di per sé sovversive. Basti pensare ai romanzi di Jane Austen, in cui le protagoniste non accettano mai passivamente le convenzioni della loro epoca. Se volete saperne di più su questo genere, ecco una guida a 10 period drama più o meno conosciuti disponibili su Prime Video.

Casa Howard – Howards End

Probabilmente, non ha bisogno di molte presentazioni. Casa Howard è l’illustre adattamento cinematografico del 1992, diretto da James Ivory, dell’omonimo romanzo (1910) di E. M. Forster. Nell’Inghilterra di inizio Novecento, i cambiamenti storici, sociali e politici vengono testimoniati dalle differenti storie di vita dei protagonisti. Le strade di Margaret (Emma Thompson) ed Helen Schlegel (Helena Bonham Carter), appartenenti a una famiglia dalle idee liberali, si incrociano con quelle degli altolocati coniugi Henry (Anthony Hopkins) e Ruth Wilcox (Vanessa Redgrave) e dei loro figli. Le vicende che coinvolgono i personaggi troveranno un centro nevralgico nella dimora dei Wilcox, appunto, casa Howard. La regia di James Ivory si era già fronteggiata con scrittura ed epoca di Forster in un film quale Camera con vista (A Room with a View, 1985), ma con Casa Howard confeziona, grazie anche a un cast irripetibile, uno dei film più importanti del cinema inglese.

Persuasione – Persuasion  

Tratto dall’omonimo romanzo di Jane Austen (1818), Persuasione (1995) di Roger Michell testimonia l’interesse che, negli anni Novanta, cinema e televisione dimostrarono per l’autrice. Anne Elliot (Amanda Root) è una donna pacata e non più troppo giovane per i canoni della società regency. Anne vive con suo padre e sua sorella, due figure molto distanti dalla sua indole. Otto anni prima, Anne si era innamorata, ma proprio la sua famiglia la persuase a non sposare il capitano Wentworth (Ciarán Hinds) a causa della sua precaria condizione economica. Ora, Wentworth è tornato e la sua posizione è migliorata. Dopo tutti questi anni i reciproci sentimenti saranno sopravvissuti? Persuasione non è, soprattutto in Italia, l’adattamento più conosciuto dei romanzi di Austen, ma si tratta di una pellicola da non perdere. Con uno stile misurato e una rappresentazione storica realistica che non rinuncia alle imperfezioni, il film mette in scena una delicata storia d’amore rispettando le atmosfere del romanzo di origine.

La fiera della vanità – Vanity Fair  

Nel 2004 Mira Nair dirige un film basato su uno dei principali romanzi della letteratura inglese, La fiera della vanità di W. Makepeace Thackeray. Anche in questo caso, fa da sfondo l’Inghilterra di inizio Ottocento smossa dalle guerre napoleoniche. Becky Sharp (Reese Witherspoon) è appena uscita dal collegio insieme alla sua amica Amelia (Romola Garai). Tra amore e desiderio di una vita mai avuta prima, Becky attraverserà le maglie dell’alta società inglese per trovare il suo posto. I viaggi di Becky e Amelia, entrambi lunghi e difficoltosi, mai provvisti di una meta definitiva, si intrecceranno spesso. I numerosi personaggi della storia, interpretati da un cast stellare, si muovono in ambientazioni sfarzose che cercano di tradurre lo spirito del titolo stesso dell’opera.

Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro   

Non si tratta, in questo caso, di un adattamento dei suoi libri, bensì di un film biografico che racconta la giovinezza di Jane Austen, interpretata da Anne Hathaway. L’ormai nota pellicola del 2007 diretta da Julian Jarrold racconta alcuni anni della vita della scrittrice, immergendo il personaggio nel contesto familiare e sociale. In questo modo, spettatore e spettatrice riescono a rilevare le continuità tra la vita di Austen e quella dei personaggi dei suoi romanzi. Centrale, nel film, il rapporto tra Jane Austen e Thomas Lefroy (James McAvoy), anch’esso condizionato delle rigide restrizioni sociali dell’epoca.

Northanger Abbey  

Nel 2007 Jon Jones dirige per la televisione inglese l’adattamento filmico di uno dei romanzi più peculiari di Jane Austen, Northanger Abbey. Nonostante il budget relativamente limitato, il film coniuga efficacemente i due elementi fondanti del libro: da un lato l’acutezza tipica di Austen, dall’altro l’insolita vena gotica. Catherine Morland (Felicity Jones) è una giovane appassionata di romanzi gotici, molto in voga agli inizi dell’Ottocento. Invitata da alcuni amici a trascorrere del tempo a Bath, Catherine avrà modo di conoscere l’alta società tramite, da un lato, l’ambigua famiglia Thorpe e, dall’altro, i gentili Tilney. Questi daranno ospitalità a Catherine all’Abbazia di Northanger, dove troverà terreno fertile per coltivare le fantasie tratte dai sui romanzi preferiti.

La duchessa – The Duchess

Keira Knightley, di diritto star dei period drama cinematografici, è protagonista de La duchessa, film diretto da Saul Dibb nel 2008. Il film si ispira alla vita di Georgiana Spencer, nobile inglese che visse nella seconda metà del Settecento. La giovane e romantica Georgiana va presto in sposa al freddo e potente duca del Devonshire, William (Ralph Fiennes). Il matrimonio, però, distruggerà poco a poco i suoi sogni, e cercherà di trovare la sua dimensione in interessi, inclusa la politica, che esulano dalla vita coniugale. Nell’amore per le sue figlie e, poi, per Charles Gray (Dominic Cooper), Georgiana troverà un po’ di gioia, anche se non permanente. Nella meravigliosa cornice costituita da scenografia e costumi, il personaggio di Georgiana cerca di affermare la sua dignità in un contesto ostile, consentendo a spettatori e spettatrici di relazionarsi empaticamente con lei.

Madame Bovary  

Dopo Jane Eyre (Cary Fukunaga, 2011), Mia Wasikowska veste nuovamente i panni di un personaggio romanzesco in Madame Bovary (2014). Diretta da Sophie Barthes, la pellicola è basata sull’omonimo romanzo francese di Gustave Flaubert. Emma, una ragazza di campagna, sposa Charles Bovary (Henry Lloyd-Hughes), un giovane medico col quale va a vivere nella campagna normanna. Ben presto, però, Emma inizia a trovare insopportabile la sua quotidianità e suo marito; quindi, cerca di sfuggire alla monotonia – sentita sempre più prepotentemente man mano che si avvicina all’alta società – attraverso relazioni adulterine. Con amarezza, dovrà scontrarsi con l’impossibilità di realizzare i suoi desideri, che trovano una traduzione nell’estetica elegante e a tratti lussureggiante del mondo del film.

Le regole del caos – A Little Chaos

Nel 2014 il compianto Alan Rickman dirige il suo ultimo film, Le regole del caos, una storia che coniuga fatti storici e immaginari. André Le Notre (Matthias Schoenaerts) è un architetto paesaggista che ha il compito di costruire i Giardini di Versaillles per re Luigi XIV (Alan Rickman). Tra difficoltà e incomprensioni, André sceglie di assumere la tenace e talentuosa architetta di giardini Sabine de Barra (Kate Winslet). I due lavoreranno con dedizione ma, poco a poco, non potranno non constatare la nascita di un sentimento reciproco. Nel corso della narrazione Sabine dovrà far valere  lavoro e dignità, persino davanti al re che troverà in lei un’interlocutrice. La pervasività dell’elemento botanico coniugato a un uso suggestivo della luce donano a questa storia un’atmosfera a metà tra il realismo e la favola.

Lady Macbeth

Questo atipico film in costume del 2016 diretto da William Oldroyd è basato sul racconto russo Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Nikolaj Leskov, ma numerose sono le differenze. Nonostante il titolo non si riferisca all’omonimo personaggio shakespeariano, la spirale di violenza in cui la protagonista del film affonda, inevitabilmente, lo ricorda. La giovane Catherine (Florence Pugh) sposa un uomo che non ama, Alexander (Paul Hilton), per convenienza. Come Emma Bovary, anche Catherine inizia presto a essere insofferente verso la vita da sposa di campagna, anche perché i coniugi vivono con lo sgradevole padre di lui, Boris (Christopher Fairbank). Catherine riesce a trovare gioia nell’amore per lo stalliere Sebastian (Cosmo Jarvis), ma il suo desiderio di vendetta li spingerà sempre più verso un dramma privo di speranza. La narrazione, già coinvolgente di per sé, riesce a catalizzare l’attenzione di spettatori e spettatrici grazie alla convincente interpretazione di Florence Pugh.

La luce sugli oceani – The Light Between Oceans

Basato sull’omonimo romanzo di M. L. Stedman, La luce sugli oceani è un film del 2016 diretto da Derek Cianfrance. Tom (Michael Fassbender), reduce della prima guerra mondiale, si trasferisce su un’isola australiana per diventarne guardiano del faro. Lì si innamora di una ragazza del posto, Isabel (Alicia Vikander), e poco dopo i due si sposano. Nonostante l’amore, sono provati dall’impossibilità di avere figli. Quindi sembra che il destino giochi a loro favore quando una barca a remi va alla deriva sulla loro isola. Lì, infatti, trovano il cadavere di un uomo e una neonata ancora in vita: Isabel convince Tom a non dichiarare l’accaduto e tenere la bambina come se fosse loro. Presto, però, la strada dei coniugi incrocerà quella di Hannah (Rachel Weisz), vera madre della bambina, che non sa che fine abbia fatto sua figlia. Con delicatezza, La luce sugli oceani racconta di amore e dolore, non solo nella coppia ma anche e soprattutto nei rapporti familiari che non necessariamente coincidono con quelli di sangue.

Editing: Margherita Fratantonio