Nel cinema di Linklater i rapporti intersoggettivi danno forma ad una realtà-evento che si forma sulle aspirazioni dei suoi interpreti. Anime perse che si rigenerano in un incontro fortuito, nelle difficoltà di un bambino nel tempo, nell’uomo immobile nel suo divenire killer-attore
Richard Linklater è uno dei più straordinari interpreti di un cinema sussurrato, emotivo, autore di opere trasversali ma sempre sorprendenti e che toccano le corde del cuore. L’ultimo lavoro di Linklater , Blue Moon, in questi giorni è tra i film in concorso più applauditi della 75esima Berlinale , uno dei festival più importanti del cinema europeo e mondiale. Per l’occasione il regista americano è tornato a collaborare con il suo attore feticcio, Ethan Hawke, dopo la splendida trilogia romantica Before e Boyhood. Tra i protagonisti del film anche Margaret Qualley ormai in perfetta ascesa dopo il trepidante successo di The Substance.
Il rapporto è un evento – Richard Linklater
Il cinema di Richard Linklater è una lettera d’amore al contorto sistema-relazione. Paradossalmente il suo modo di vedere la struttura-film combacia con il mondo lento sussurrato del cinema francese anni sessanta e quello veloce, dinamico, drammaturgico dell’azione. Perché ciò che stupisce dell’universo di Linklater attiene alla forma-evento. L’accadimento nella composizione filmica del regista americano domina la scena e il rapporto tra i suoi personaggi. La preferenza per l’evento giustifica il senso della trilogia Before. Forma l’occhio dell’infanzia sul proprio ecosistema famigliare in Boyhood, realizzando la personalità di un assassino per finta come si vede nella sua ultima fatica Hit Man. L’evento sconvolge la vita nella sua monotonia, rendendo l’essere umano di Richard Linklater, esistente all’interno, presente all’esterno.
È la forma avvenimento-evento che è più pregnante nella trilogia più famosa del regista. L’inizio con Before Sunrise. Il mezzo con Before Sunset. La conclusione con Before Midnight. In tutte queste tre tappe evolutive tra Jesse e Celine ( Ethan Hawke e Julie Delpy), l’evento prende forma sul treno, si ripresenta in libreria, ritorna con l’amore che si scontra con la famiglia moderna del protagonista maschile. Linklater è interessato cioè all’esperimento dei rapporti umani. Il suo cinema sembra costantemente porre in bilico la conoscenza attraverso l’evento e la fragilità di quest’ultimo un momento dopo che i legami si solidificano. E non è un caso che Linklater abbia bisogno continuamente di eventi che possano scardinare le certezze dei suoi attori agenti. Certo, questo è il sale di ogni sceneggiatore che si rispetti. Inserire plot point su misura per rendere conflittuale e viva la narrazione. Ma in Linklater esiste qualcosa di più.
Il sentimento mobile e instabile – Richard Linklater
Nella trilogia Before, in misura preferenziale in Sunset e Sunrise, Jesse e Celine vanno costantemente incontro ad eventi anomali. Dettati dalla parola. La conversazione domina l’assolutezza della loro commedia romantica. Si cercano nella speranza che da quel flirt possa crescere un sentimento reale. La loro notte, la ripartenza del treno, la certezza del destino stabilito nel termine della loro separazione, è solo qualcosa di materiale. Smussato da eventi emozionali del loro dialogo. Difatti nei primi due Before non accade nulla di eccezionale. Ma solo se valutiamo l’evento come un accadimento di azioni concrete, che si vedono e non si sentono. Jesse e Celine invece, nel loro instancabile girovagare prima a Vienna e poi a Parigi, pongono nella conoscenza piccoli ma giganteschi eventi interiori. I due si dividono alla fine del film ma sicuri che l’evento che hanno creato abbia cambiato quella coincidenza e quel destino in un nuovo incontro. Che è nel contempo impossibile e certo.
IL TRAILER – Before Midnight
In Boyhoodè invece interessante come l’evento risulti negli occhi e nell’esperienza di vita del giovane protagonista Mason. Richard Linklater osserva quasi clandestinamente una coppia in crisi con la figura del bambino che diviene nel tempo ragazzino. Sottolinea i passaggi della vita di Mason, fino al college e al rapporto col sesso, delineando un personaggio poetico e rassegnato assieme. La lentezza dei dialoghi, prerogativa del cinema di Linklater, contribuisce a dare spazio ad un non detto che si coniuga in un grande romanzo di formazione. Dove l’evento si prende il suo tempo, non andando da nessuna parte ed eppure andandoci comunque all’interno di Mason. Se la forma-evento appare evidente nella vita sregolata e in crisi dei genitori, la fine del primo amore e la fatica nel conquistarsi un posto nel mondo del protagonista, costituiscono gli eventi-cervello e memoria di un’ esistenza capace di attraversare le fasi della vita vincolata e caratterizzata da eventi laterali.
L’immobile che si fa mobile – Richard Linklater
Il cinema di Linklater per molto tempo si è occupato di distribuire l’evento tra “il prima” e “il dopo”. Caratteristica che si riscontra anche in Che fine ha fatto Bernadette? , in cui Cate Blanchett, architetta in pensione, scappa dalla sua vita per l’ansia di essere inseguita. In questo film si accenna già alla metamorfosi tragicomica in atto nell’ultimo periodo di Linklater. I ritmi si alzano nel suo cinema e la parola viene dimenticata per costruire davvero l’evento attorno alla vita dei suoi protagonisti. Come avviene in Hit Man, ultimo film del regista americano, che sembra abbracciare più ciò che avviene nel momento in cui l’evento viene compiuto.
Nel film con Glen Powell il killer per caso vive di eventi immediati che realizzano un susseguirsi di finzione e realtà. Una personalità, quella di Gary/Ron, che forma la sua identità attraverso l’avvenimento. Una recita a cui crede realisticamente bene, ingannando i personaggi con cui si interfaccia. Powell si sdoppia nel costruire degli eventi credibili alle continue versioni nuove del suo sicario, fino al recupero dell’evento interiore, l’innamoramento, che sostituisce l’azione strutturale con l’accadimento del sentimento.
Nel cinema di Richard Linklater l’evento è un incontro-scontro tra persone che, nella prima parte della sua carriera si distribuisce nel tempo e nell’ultima si sostanzia in un tempo fisso. Ma nel suo ieri e oggi, Linklater non rinuncia a rivendicare l’evento realista. Un qualcosa che finalmente realizzi l’esistenza e l’attualizzi.