Collector’s edition per C’è ancora domani

Vincitore, tra gli altri, di sei David di Donatello, grazie a CG Entertainment (www.cgtv.it) è finalmente disponibile in home video C’è ancora domani. Diretto e interpretato da Paola Cortellesi, il film dei record approda infatti in blu-ray in una collector’s edition caratterizzata da slipcase cartonato con artwork alternativo. Offrendo la ghiotta occasione a coloro che non hanno avuto modo di vederlo in sala (pochi, a giudicare dagli incassi) di gustarselo a casa. Portandoli quindi alla scoperta della vicenda che, nella seconda metà degli anni Quaranta, vede protagonista Delia (la Cortellesi), madre di tre figli. Una famiglia qualunque della Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco conclusasi.

Una famiglia il cui capo supremo e padrone è l’Ivano cui concede anima e corpo Valerio Mastandrea, tutt’altro che restìo ad usare violenza sulla consorte.

L’Ivano che porta rispetto soltanto per il dispotico padre Ottorino, incarnato dal grande Giorgio Colangeli e che si pone al centro della migliore sequenza del lungometraggio. La sequenza in cui Marcella alias Romana Maggiora Vergano, figlia di Ivano e Delia, fa incontrare a pranzo il suo nucleo familiare con quello del fidanzato. Il Giulio dal volto di Francesco Centorame, rampollo di facoltosi genitori e per il quale tale momento conviviale si rivela decisamente memorabile. Un momento esilarante come quello surreale in cui, a mo’ di balletto, Ivano picchia Delia sulle note di una rilettura del successo miniano Nessuno.

Perché la particolarità di C’è ancora domani è individuabile proprio nella scelta di stemperare attraverso un più o meno evidente retrogusto ironico il tragico racconto. E, con Emanuela Fanelli nei panni della Marisa amica di Delia, lo fa, appunto, ricorrendo, inoltre, a fugaci parentesi proto-musical. Del resto, se il ricco cast comprende anche Vinicio Marchioni, Alessia Barela, Raffaele Vannoli e Paola Tiziana Cruciani, non è da meno la colonna sonora. In quanto si spazia da Aprite le finestre di Fiorella Bini a La sera dei miracoli di Lucio Dalla, passando per M’innamoro davvero di Fabio Concato. Brani dunque successivi, in fatto di data di uscita, al periodo storico portato in scena, confermando ulteriormente la volontà di accentuare la finzione dell’insieme.

Tanto che, pur non mancando risvolti drammatici, si viene riportati definitivamente alla realtà soltanto durante lo scorrimento dei titoli di coda.

Quando vengono tirate in ballo autentiche immagini provenienti dall’immenso archivio dell’Istituto Luce. Al culmine di quasi due ore di visione che vedono coinvolto anche un soldato americano di colore con cui Delia stringe una sorta di amicizia. Un autentico ma atipico spaccato storico, C’è ancora domani, atto a riportare in fotogrammi l’epoca in cui venne dato il diritto di voto alle donne. Con incluso nella confezione un booklet di ventotto pagine a cura di Lucia Pavan e, nel disco, una serie di contenuti speciali esclusivi. Dalla breve featurette Esordio alla regia al trailer. Più una piccola clip riguardante la troupe, due minuti relativi al cast e quasi quattordici di backstage.