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Saturnia Film Festival

‘L’acquario’ di Gianluca Zonta: il corto in cui l’IA diventa Cyrano

Al Saturnia Film Festival il corto ‘L’acquario’ di Gianluca Zonta riflette sulla deriva dell’incontro tra relazioni umane e intelligenza artificiale.

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'L'acquario' è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

Nella sezione cortometraggi della 7° edizione del Saturnia Film Festival, che si terrà tra i borghi della Maremma dal 31 luglio al 4 agosto 2024, concorre L’acquario di Gianluca Zonta. Il corto, prodotto da Capetown e Mediatrama in assocazione con Filandolarete e Manufactory Productions, vede alla sceneggiatura Alessandro Salentino e lo stesso Zonta.

L’acquario: la trama

L’acquario gareggia nella sezione Fiction Italia. Il cast è composto da Giovanni Anzaldo, Jacopo Costantini, Anna Pancaldi e Barbara Venturato, con il fondamentale apporto delle voci di Licia Navarrini e Luca Ward.

Al loro primo appuntamento, Vincenzo (Jacopo Costantini) e Sara (Anna Pancaldi) usano di nascosto Chat AIT, un software che simula la conversazione umana, per far colpo l’uno sull’altra. I due continueranno a usare l’intelligenza artificiale anche nelle successive interazioni, snaturando, di volta in volta, i loro desideri. Sara si confida con Alice (Barbara Venturato), disillusa a causa delle precedenti conoscenze, e Vincenzo con il suo migliore amico (Giovanni Anzaldo) che si dimostra scettico su Chat AIT. Vincenzo e Sara propongono ai rispettivi amici di incontrarsi a un appuntamento al buio e, perché no, di ricorrere al software. I due accettano, ma si rivolgeranno all’intelligenza artificiale o sceglieranno di essere loro stessi?

Tra commedia romantica e distopia

'L'acquario' è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

‘L’acquario’ è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

Vincenzo e Sara bevono del vino in un raffinato ristorante, si guardano sorridenti e una colonna sonora sognante li accompagna. Basterebbero questi elementi per considerare L’acquario un cortometraggio sulle relazioni sentimentali, ma non è, solo, questo. Quando Vincenzo si alza velocemente dal tavolo dopo aver ascoltato la complessa riflessione di Sara, infatti, l’incantesimo si interrompe. Arrivato in bagno, l’uomo chiede al software Chat AIT – con la voce di Luca Ward – di aiutarlo a continuare la conversazione. Da quel momento, non si potrà più essere sicuri di chi sia l’artefice delle parole di Vincenzo. A fine serata, i due protagonisti stanno per salutarsi: l’atmosfera si fa nuovamente romantica, ma solo per essere ancora smentita. Questa volta, una voce femminile (Licia Navarrini) suggerisce a Sara cosa dire: sono state due persone o due intelligenze artificiali a condurre la conversazione fino a quel momento?

Pensiero artificiale

“Dimmi qualcosa di te”. Ecco la richiesta che Vincenzo fa a Sara al loro primo appuntamento. Una domanda apparentemente banale, diventa ne L’acquario un filo rosso capace di lasciare emergere il senso di inadeguatezza e le insicurezze dei personaggi. Poco fiduciosi di poter piacere all’altra persona per come sono, i protagonisti faticano persino a parlare di loro stessi senza un aiuto. Meglio andare sul sicuro, quindi, e delegare a un Cyrano artificiale – parafrasando un’affermazione del personaggio di Giovanni Anzaldo – il compito di trovare le parole giuste. Le rassicuranti voci dell’IA, prive di fonti visibili, si rivolgono ai protagonisti direttamente all’orecchio come se fossero il loro pensiero. Il software detta le battute, mentre i personaggi le recitano come attori in scena.

Relazioni pericolose

Nel momento in cui Chat AIT consiglia istantaneamente ai protagonisti cosa dire, il confine tra parole e azioni sfuma. Rinunciando alla scelta delle prime, essi cedono anche il controllo delle seconde a un’entità che, partendo dall’esterno, inizia a pervaderli internamente. Se all’inizio del cortometraggio distinguere le parole pensate dai personaggi da quelle suggerite dall’IA risulta difficile, lo stesso accade poi per le loro scelte. La facilità con cui il loro rapporto evolve sotto i consigli di Chat AIT, rende Vincenzo e Sara assuefatti al suo utilizzo. Protetti in una comfort zone in cui non si deve neanche scegliere se mettere lo zucchero nel caffè, i due non si pongono troppe domande. Al polo opposto, invece, i loro amici mantengono ancora uno sguardo lucido rispetto ai rischi di questo comportamento. Anche loro, però, saranno chiamati a scegliere come agire.

L’acquario, a misura d’uomo

'L'acquario' è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

‘L’acquario’ è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

Se la comfort zone è un concetto al quale L’acquario sembra alludere sin dal titolo, questo trova una traduzione anche a livello spaziale. Gli appuntamenti si svolgono in un ristorante, Sara e Alice si confrontano in ufficio e Vincenzo parla al suo amico in casa. Campi e controcampi scandiscono le conversazioni, soprattutto quelle al tavolo del ristorante dove, però, succede qualcosa in più. Lì Vincenzo e Sara sembrano, infatti, giocare una partita a suon di parole in cui i partecipanti hanno il medesimo obiettivo: piacere a ogni costo.

Oltre lo specchio

'L'acquario' è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

‘L’acquario’ è un cortometraggio diretto da Gianluca Zonta attualmente in concorso al Saturnia Film Festival.

Ristorante, ufficio e casa sono tutti luoghi chiusi, ma quello più claustrofobico è il bagno del ristorante. È lì che i personaggi fuggono dai loro commensali per ricorrere alla loro arma segreta. Prima Vincenzo e poi Alice, si rivolgono ai rispettivi Cyrano in bagno, guardano fuoricampo e danno le spalle allo specchio. Queste significative inquadrature sembrano suggerire che l’identità non sia più da ricercare nella persona, bensì da costruire grazie a un’entità priva di consistenza. Incapaci di guardare a loro stessi, i protagonisti non intendono essere visti per quello che sono neanche dagli altri.

Una via d’uscita

Insicurezza, paura, amore. Ne L’acquario questioni da sempre costitutive delle relazioni umane vengono esplorate in modo efficace secondo un punto di vista calato nel nostro presente. Quando l’accettazione del sé e il confronto risultano opzioni troppo rischiose, meglio continuare a navigare in acque sicure e limitate quanto quelle di un acquario. In questo contesto, Zonta non assume una prospettiva priva di speranza, bensì richiama gli spettatori alla riflessione. La possibilità di costruire connessioni genuine c’è ancora, ma solo se si assumono i rischi che navigare in mare aperto comporta.

L'acquario

  • Anno: 2023
  • Durata: 14 minuti
  • Distribuzione: Capetown
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Gianluca Zonta