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Sole Luna Doc Film Festival

‘Heavy Metal’: la forza di tre ragazze palestinesi

La storia di tre giovani sollevatrici di pesi che sfidano limiti fisici e barriere culturali nel campo profughi di Al-Baqa’a. La loro determinazione le porta a competere per medaglie internazionali, dimostrando che la forza risiede anche nel carattere. Il film celebra la resilienza e il supporto della comunità, ispirando lo spettatore con la potenza dello spirito umano

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Heavy Metal è un documentario del 2023 girato in Giordania dai registi Edward Knowles e Timo Bruun, che condividono una forte passione per il mondo dello sport. Knowles è anche lo sceneggiatore; Bruun direttore della fotografia, insieme a Tobias Abt. Il corto è prodotto da Hind Shoufani, vincitrice di un premio BAFTA e nominata agli Oscar. Heavy Metal è stato in concorso al Tribeca Film Festival e al Sole Luna Doc Film Festival 2024.

La sfida del sollevamento pesi

Le ragazze del Champ Camp sono, in qualche modo, adolescenti tipiche: desiderose di sfidare le vecchie tradizioni e pronte a lasciare il segno, a perseguire il loro scopo. Ma Adla, Rahmeeh e We’am – palestinesi che crescono nel campo profughi di AlBaqa’a in Giordania – possono anche sollevare fino a 70 kg e puntano a vincere medaglie nelle competizioni internazionali di sollevamento pesi, persino alle Olimpiadi. Per prenotare il loro biglietto, le giovani donne devono avere successo sul palco davanti ai loro cari nel cuore di un campo profughi. La pressione della competizione porta a lacrime e trionfi, mentre la squadra incanta il pubblico con la sua forza formidabile.

“Hanno detto che mi avrebbe impedito di avere figli. Che le ragazze dovrebbero finire la scuola e, una volta adulte, dovrebbero sposarsi.”

Heavy Metal: tre ragazze e la forza di una comunità 

Heavy Metal è un cortometraggio palestinese che offre uno sguardo intenso sulla vita di tre giovani sollevatrici di pesi. Queste ragazze sfidano non solo i limiti fisici, ma anche le barriere culturali e sociali che spesso limitano le donne nei loro contesti. Il documentario è una celebrazione della forza, non solo muscolare, ma anche di carattere, e della determinazione.

Il film inizia introducendo le protagoniste nella loro routine quotidiana, mostrando il contrasto tra la loro vita nel campo e la disciplina necessaria per eccellere nello sport del sollevamento pesi. Le scene dell’ allenamento sono potenti e ben girate: mettono in risalto la tecnica e la dedizione delle ragazze.

La narrazione è arricchita da interviste e momenti di riflessione delle protagoniste, che condividono speranze, paure e sogni. Questo conferisce al film una profondità umana che va oltre le mere imprese atletiche. Le lacrime e i trionfi sul palco sono un riflesso delle sfide quotidiane che affrontano come giovani donne palestinesi. Uno degli aspetti più toccanti del cortometraggio è costituito dal supporto e dall’amore della comunità. Il climax del film, la competizione nel cuore del campo profughi, è carico di tensione emotiva.

“Durante una competizione, sento di rappresentare sia la Palestina che la Giordania. Non possiamo rappresentare la nostra patria, la Palestina, quindi gareggiamo per la Giordania.”

Il corto è un promemoria del potere dello sport come strumento di emancipazione e cambiamento sociale. La forza delle protagoniste non è solo nella loro  capacità di sollevare pesi impressionanti, ma anche nella loro determinazione a sfidare le aspettative e a perseguire i sogni contro ogni realtà. In sintesi, Heavy Metal è una testimonianza della resilienza e della forza delle giovani donne palestinesi, e lascia lo spettatore con una rinnovata fede nel potere dello spirito umano.