‘Weree’: il potere dell’arte al Sole Luna Doc Film Festival

Nato per condividere conoscenze e valori attraverso varie forme e linguaggi artistici, il Sole Luna Doc Film Festival , dedicato ai documentari, vuole dare rilievo ai giovani artisti di tutto il mondo, si propone di proseguire con il suo scopo, attraverso tanti nuovi prodotti diversi, provenienti da tutto il globo.

A tal proposito parliamo di Weree, documentario di quindici minuti del 2023. Ecco cosa il regista e autore Tal Amiran, ci vuole raccontare col suo breve documentario.

Clicca qui per saperne di più sul Sole e Luna Doc Film Festival.

La sinossi

Fuggito dalla guerra civile in Liberia, il rinomato artista autodidatta Johnson Weree sta cercando asilo nei Paesi Bassi, dove vive senza documenti e senza una fissa dimora. Tormentato dagli orrori del suo passato, disegna ritratti ultraterreni dai colori vivaci, mentre spera in un futuro più luminoso.

I ritratti di Weree sono conosciuti da molti in tutto il mondo, per la loro particolarità nello stile e nell’impostazione. L’artista ha dichiarato di non sapere sempre con certezza chi stia disegnando: una persona incontrata anni prima? Un uomo intravisto per sbaglio? Chissà? Lui ricorda e poggia la matita sul foglio: da lì in poi, niente è più sotto il suo diretto controllo.

Un dipinto originale di Johnson Weree

Chi è Weree?

Johnson Weree, di cui il documentario di Tal Amiran racconta, non è un artista comune. Nato nel 1970 in Liberia, Weree non è mai stato un bambino come gli altri. Come lui, ci racconta, la sua mamma aveva solo tredici anni quando rimase incinta e quattordici quando lo diede alla luce. Fu cresciuto dalla nonna. Ma la Liberia non era l’ideale per un bambino: la guerra imperversava, le persone cercavano in tutti i modi di fuggire e anche Weree alla fine, lasciò il paese in cui era nato, in cerca di qualcosa di nuovo. Qualcosa di più.

Weree è un artista. E non è stato lui a dirlo. Nel momento più buio della sua vita, Dio gli ha confessato questa verità. L’arte lo avrebbe salvato, l’arte sarebbe stata il suo tutto e tutto ciò che avrebbe mai posseduto. I disegni di Weree hanno fatto il giro del mondo, il suo stile così particolare ha attirato sguardi da ogni parte del globo, complice la storia che accompagna le origini di un artista così particolare.

Il documentario ci viene raccontato da Weree stesso, che a partire dalla storia della sua vita arriva a dirci come ha finito col disegnare giorno e notte, dal mattino fino alla sera. Quella di Johnson Weree è una storia d’amore, di speranza e di quella così inestinguibile passione che ci rende umani: l’arte.

Il documentario di Tal Amiran

Per trattare la vita di Johnson Weree, non si poteva che chiedere a Weree stesso. La sua storia ce la racconta proprio lui, in una serie di testimonianze abbinate ai suoi disegni dalla regia di Tal Amiran. Così immagini dell’artista si sovrappongono a quelle delle sue così particolari opere e a piccoli sprazzi di vita quotidiana. Dove Weree dorme, dove Weree vive e fa la sua arte. E la risposta è sempre: un po’ ovunque. Partendo dall’inizio, l’uomo racconta della sua nascita e della sua crescita, di come avesse sempre saputo di non essere come gli altri, di avere qualcosa che non era rintracciabile in nessun altro. Così racconta a noi la sua storia fino ad arrivare alla sua nascita come artista, un richiamo impossibile da ignorare, che commuove lo spettatore e certamente commuoverà ancora al Sole e Luca Doc Film Festival.

‘Api’ di Luca Ciriello al Sole Luna Doc Fest

Ciao! Sono Aurora e cliccando qui puoi trovare tutti i miei articoli.