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Eventi

Al via le Cinè – Giornate, il focus sul pubblico e la sala

Il primo panel che apre le Cinè - Giornate di Cinema a Riccione è interamente dedicato al rapporto tra il pubblico e la sala. Tra rivelazioni al box office, case history e scommesse per il futuro, ecco tutte le dichiarazioni

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Un convegno a cura di Box Office, quello che ha dato il via alle Cinè – Giornate di Cinema. Il tema è uno dei più discussi dalla scorsa stagione per una serie di grandi successi. Il ritorno in sala del pubblico italiano e quali sono le strategie da mettere in atto per non perdere i target conquistati.

A moderare il convegno è Paolo Sinopoli, responsabile di Box Office. Durante il panel sono intervenuti alcuni importanti nomi nel settore della distribuzione italiana: Gabriele D’Andrea, Direttore Theatrical Lucky Red; Arturo De Simone, Executive Marketing Director Theatrical and Digital Distribution Italy & Spain and Italian Local Production Warner Bros. Discovery; Giorgia Di Cristo, Marketing Director Universal Pictures International Italy; Federica Diomei, Direttrice Marketing Eagle Pictures; Giuliana Fantoni, Esercente Cinema Edera – Treviso e neo Presidente FICE; Alessia Garulli, VP Marketing & Distribution Sony Pictures Product e Laura Mirabella, Marketing & Communication Director Vision Distribution.

Il pubblico e la sala, un tema centrale alle Cinè -Giornate

Il 2023 è stato l’anno del ritorno in sala per il pubblico italiano, e presto la domanda sorge spontanea: case history o possiamo sperare nella stessa ondata di presenze per il 2024? I numeri parlano chiaro: è un anno complesso per vari motivi. Il primo quadrimestre, un po’ complici le festività ma anche grandi titoli in programmazione, è riuscito a registrare comunque una grande presenza di spettatori nelle sale rispetto al 2023 (+9,6%, dati Cinetel). E nonostante le sfide ed un mese di maggio abbastanza deludente, l’italia riesce comunque a collocarsi tra i principali Peasi europei per presenze in sala. Alle Cinè – Giornate si è parlato di tutto questo. Ma soprattutto di come mantenere alta questa attenzione, provando a rendere la sala un’esperienza per il pubblico.

Le dichiarazioni dei professionisti a Cinè – Giornate di cinema

Ad aprire il dibatto è, per ordine alfabetico, Gabriele d’Andrea, Direttore Theatrical Lucky Red: “Il punto di partenza per noi è sempre l’offerta, e Lucky Red si è sempre distinta chiaramente su questo aspetto. La coerenza e la continuità per noi sono fondamentali. Il pubblico deve comprendere la tipologia di prodotto che vogliamo distribuire e soprattutto che arrivi a più segmenti possibili. Tra il 2023 ed il 2024, notando la presenza in sala su più fasce d’età, abbiamo deciso di continuare su questa direzione. La scelta di un cinema autoriale è stata sicuramente azzarda, ma decisiva: da Ken Loach a Kaurismaki, da Wenders a Miyazaki. Tutti questi film avevano una caratteristica specifica: sono prodotti che riescono a comunicare con tutto il pubblico, che sembrano partire da un target specifico ma che riescono a vivere grazie al passaparola.” 

Forse lo spettatore deve diventare parte attiva di questa esperienza in sala. È il caso di Ken Loach ad esempio, quando organizziamo un incontro assieme a Zerocalcare al The Space; per Miyazaki invece, abbiamo realizzato un pop up store a Lucca. Diciamo che tutte queste esperienze sono possibili se ci si allea con gli esercenti: si riesce in questo modo a rendere il cinema un’esperienza sociale.”

Gabriele d’Andrea interviene al convegno di Box Office

Una comunicazione diversa

In effetti, un tipo di comunicazione diverso è possibile e spesso vincente, come ha ben sottolineato Federica Diomei, Direttrice Marketing Eagle Pictures:Sono sempre stata una grande fautrice del marketing non convenzionale: con questo termine si intendono tutte quelle attività e strategie utilizzate per far fronte alla perdita di potere che subisce una classica operazione di comunicazione. Per noi, l’innovazione è la chiave per stimolare il consumatore/spettatore affinchè riesca a percepire questa come un’esperienza diversa. Bisogna soprattutto entrare in sintonia con il pubblico, capirlo.

Diomei racconta della scelta particolare sul piano marketing e comunicazione per Bob Marley – One love: “Per il biopic abbiamo deciso di realizzare una chitarra acustica con l’intelligenza artificiale che, nelle prime luci dell’alba, attraversasse Piazza Duomo. Questa scelta ha permesso al pubblico di interessarsi al contenuto del film, rendendolo virale con una copertura sui media che non ci aspettavamo. La creatività è l’unica vera moneta che abbiamo nel processo di marketing. Con i soldi si può fare tutto ma con una grande idea si può generare un intero evento sociale.

Federica Diomei interviene al convegno di Box Office

Un pubblico diverso

A parlare concretamente dei numeri in sala è Giuliana Fantoni, esercente dello storico Cinema Edera di Treviso nonchè neo Presidente FICE: “Mi occupo d’essai, perchè questo è il mio cinema. Negli ultimi tempi possiamo dire che siano intervenuti cambiamenti estremamente interessanti nel settore. In 20 anni, mai come quest’anno ho avuto la sensazione di dialogare con i giovani appassionati di cinema. Io sono convinta che dall’anno scorso il vento sia cambiato, ed in positivo. Lo devo soprattutto alla nuova generazione: sono gli spettatori che più mi soddisfano quando devo proiettare i restauri ed i numeri parlano chiaro. Solo ad oggi il 2024 è superiore del 16% rispetto al 2019, è una sensazione bellissima. Certo, la programmazione è fondamentale per mantenere vivo l’interesse del pubblico. Dobbiamo alimentare tutti i target.

Giuliana Fantoni interviene al convengo di Box Office

C’è ancora domani a Cinè – Giornate

A chiudere l’insieme di intervento è Laura Mirabella, Marketing & Communication Director per Vision Distribution, e chiaramente porta sul palco il grande case history del 2023: “Durante la campagna di lancio abbiamo avuto forti limiti di comunicazione: la locandina si presentava in bianco e nero e sarebbe stato un film in costume. Questo poteva essere un elemento di distanza con il pubblico e le aspettative che nutriva verso il film. C’è ancora domani è cresciuto da solo, ha imparato a camminare e noi lo abbiamo solamente accompagnato nella sua crescita. Il materiale per la comunicazione è stata la prima cosa su cui abbiamo lavorato. Il momento del lancio sui social durante e dopo la prima al Roma Film Festival è stato fondamentale: abbiamo deciso di far confluire elementi vintage a quelli più moderni, rendendo i video un po’ pop. Partendo dall’atmosfera del film, il video iniziava come se fosse un cinegiornale anni ’50 per terminare con delle riprese moderne”.

Mirabelli poi sottolinea il successo internazionale: “Per noi è subentrata la questione europea ed internazionale. Paesi come Inghilterra e Francia ci hanno chiesto una mano su come continuare questa campagna sia OOH che DOOH. E anche per noi il tour nelle sale inoltre è stato di fondamentale importanza. Grazie alla grande collaborazione con gli esercenti, Paola è riuscita a comunicare in maniera diretta con il pubblico. Sembrava una sorta di circolo di ritrovo! Donne di qualsiasi età si alzavano nella sala e raccontavano le loro storie di vita. È stato estremamente emozionante. Una narrazione che ha toccato la pancia del nostro paese.” 

Laura Mirabella interviene al convegno di Box Office

Una scommessa per il futuro

Insomma, il 2024 si prospetta un anno sfidante per il mercato cinematografico, ma la creatività la fa da padrona ed il pubblico sembra effettivamente essere parte attiva di questo grande cambiamento secondo i professionisti del settore. Sono tante anche le diverse iniziative a sostegno del cinema, iniziative che partono da industria ed istituzioni, per vivere anche questa estate all’insegna delle sale  rivolte a tutti i segmenti del pubblico.

 

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