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Ischia Film Festival

‘Tundra’, un’opera sospesa tra spazio e tempo

Un nemico invisibile per un interessantissima opera prima all'Ischia Film Festival

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Tundra è il primo cortometraggio di Andrea Borgo, presentato il 5 luglio in anteprima nazionale all’Ischia Film Festival. L’opera ambientata interamente nelle Alpi, al confine tra Finlandia e Russia, segue un nonno e un nipote in preparazione a una battuta di caccia verso un nemico che non ci viene mai svelato. Nel frattempo una voce fuori campo, forse di una radio lontana, annuncia il persistente problema dell’immigrazione clandestina alla frontiera, proprio quando i due riescono a mettere a segno il primo colpo, che solo all’ultimo capiamo non essere indirizzato a un animale selvatico ma (quasi) sicuramente a uno di questi clandestini fuggiti alla frontiera.

Tundra, l’inverno come specchio dell’anima

La prima protagonista del corto di Andrea Borgo è innanzitutto la location: le alpi finlandesi con la neve candida, i colori freddi, la fotografia ombrosa. In questo sembra esserci più di un richiamo a un altro film recente che aveva saputo sfruttare al meglio le atmosfere nordiche, il sottovalutato Siberia di Abel Ferrara con Willem Dafoe, col quale Tundra sembra presentare ben più di un’analogia. Anche qui il gelido inverno è l’immagine speculare dell’animo altrettando gelido dei due protagonsti. Tutto ha un che di crepuscolare, il freddo è quasi palpabile, si viene sopraffatti dalla solitudine che vivono i personaggi sulla propria pelle.  Lo stesso Borgo rivela che:

Un aspetto cruciale che ho voluto sottolineare è la sensazione di solitudine all’interno dei confini, le scene sono state appositamente concepite per restituire alla foresta una vita propria, permeata da un’atmosfera misteriosa e capace di accogliere presenze sconosciute.

Proprio come accadeva in Siberia, il gelido inverno è un pretesto per affrontare tematiche varie e delicate. In questo caso l’immigrazione è la seconda protagonista del film. Per via del minutaggio, il tema viene affrontato con delicatezza senza approfondire molto, ma non per questo con meno incisività. La clandestinità di cui dà notizia lo speaker radiofonico non è quella che normalmente intendiamo specie in Italia, ma si riferisce più che altro a quella al centro delle reciproche accuse tra due superpotenze come Finlandia e Russia, dove la prima non esita ad attaccare ferocemente la seconda per la fuga di immigrati sul proprio territorio.

Tundra diretto da Andrea Borgo. Una scena del film

Tundra: due protagonisti grigi e indecifrabili

Il terzo elemento fondamentale è quello dei personaggi, coloro che sulla carta dovrebbero essere i veri protagonisti della storia, ma che qui assumono un ruolo più marginale. Ciò forse è dettato proprio dal fatto che il racconto vero dell’opera ci perviene più dalle gelide ambientazioni fiordiche (frutto di due anni di esplorazione da parte del regista) che dall’espressività dei suoi protagonisti. Essi sono un nonno e un nipote: il primo è il chiaro esempio dell’uomo giunto al tramonto, radicato nelle sue convinzioni e che (potremmo azzardare) indottrini il nipote verso la sua stessa strada per farne il suo degno sostituto. Non abbiamo notizie di altri membri della famiglia, di loro non sappiamo assolutamente nulla.

Di contro il nipote è ancor più ambiguo. La sua mimica facciale è intraducibile, non capiamo cosa provi, se sia davvero convinto di ciò che fa o semplicemente sia la classica vittima degli eventi. Da quei pochi istanti condivisi insieme al nonno, possiamo suppore che egli ci tenga a inorgoglirlo e ciò porta a escludere, almeno apparentemente, qualsiasi tipo di condizionamento. La loro reazione nel finale, quando il delitto si è consumato, è se possibile ancora più ambigua. Sembra non lasciare dubbi sul fatto che entrambi approvino la barbarie di cui si sono macchiati e il modo tranquillo con cui li vediamo cenare negli ultimi secondi rende ancor più sconvolgente la loro impassibilità. È questo d’altronde, sempre su ammissione dello stesso regista, il senso del finale di Tundra:

Il film si propone di rimanere aperto, rispecchiando la mia esperienza di esplorazione del territorio e lasciando agli spettatori ampio spazio per interpretazioni e riflessioni personali

Dal 5 luglio in esclusiva all’Ischia Film Festival

 

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Tundra

  • Anno: 2024
  • Durata: 11 minuti
  • Distribuzione: Axland
  • Nazionalita: Finlandese
  • Regia: Andrea Borgo
  • Data di uscita: 05-July-2024