FilmFestMunchen 2024 presenta Edge of Summer, la nuova pellicola della regista britannica Lucy Cohen, candidata ai BAFTA Film Awards nel 2018 con il suo film di produzione Netflix Kingdom of Us.
La trama
Il film si apre durante un viaggio in macchina: una mamma (Josie Walker) e una bambina di circa undici anni, Evie (Flora Hylton), stanno per raggiungere la casa vacanze sulla ventosa costa della Cornovaglia. I colori tenui di un’estate che sta germogliando contrastano con le dure tinte delle pareti rocciose a strapiombo sul mare. Ed è proprio lì che Evie scorgerà per la prima volta Adam (Joel Sefton-Iongi), coetaneo scontroso e introverso che tuttavia catturerà l’attenzione della ragazzina.
Nelle viscere di noi stessi
Lucy Cohen intesse un’atmosfera giovanile e spensierata con tetre rivelazioni e forti emozioni. Non tutto è ciò che sembra, soprattutto se visto attraverso gli occhi di un bambino. Durante il film, infatti, seguiamo la prospettiva di Evie. Pian piano, la ragazzina scoprirà quanto nel profondo occorre andare per conoscere davvero una persona. Talvolta, addirittura nelle fauci dell’entroterra. La miniera, infatti, dove Evie e Adam sono soliti andare, è un simbolo della scoperta di sé stessi. Non vanno nelle buie gallerie per giocare, ma per tentare di risolvere i propri problemi interiori, rigettando le frustrazioni in un buco nella terra. Magistrale l’utilizzo dell’audio durante queste scene. Le voci, i rumori, i colpi delle pietre lanciate nelle gallerie costruiscono un ambientazione disturbante, tetra, ma anche incontrollata e misteriosa. Di certo, la Evie che attaccava adesivi di fate sulla propria finestra non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una miniera sotterranea a dialogare con una misteriosa personalità.

Due piccoli protagonisti
Evie e Adam sono legati profondamente tramite le difficoltà che ognuno riscontra nel proprio ambito familiare. Entrambi in attesa del ritorno del proprio padre, entrambi incapaci a comunicare il proprio disappunto alle mamme, concentrate nel proteggere i figli dalla verità. Durante l’estate, infatti, Evie capirà che la via più sana per risolvere questioni non è cercare lo scontro, ma l’amicizia. Una lezione di vita che impara grazie all’amicizia con Adam. Il rapporto tra i due ragazzini è ritratto con una delicatezza e con un rispetto ammirevole: non sono presenti particolari stereotipi e non ci si concentra su un possibile amore etero normativo. Eppure, l’amore tra i due si evince chiaramente dai loro sguardi, dalle loro parole, dalle loro avventure insieme.
Qualche cenno tecnico
La location mozzafiato costruisce un microcosmo di cui il pubblico si sente subito parte. Le distese erbose solleticate dal vento, il mare ricco di flutti, la miniera, la casa di Evie, le stradine sassose del paese. Tutto è credibile, sincero, non forzato, spontaneo, proprio come lo spirito di un bambino. Sebbene il montaggio talvolta riporti qualche incongruenza, la fotografia convince e si abbina perfettamente ai motivi del film. Anche il grading, man mano che il film incalza sempre più cupo e sui toni del blu, accompagna le emozioni verso un turbine di confusione ed incertezza, culminando nel finale.
In conclusione…
Edge of Summer farà rivivere le estati dell’infanzia, tra incomprensioni, segreti e crescita. In definitiva una pellicola da non perdere.