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Sole Luna Doc Film Festival

‘Don Benjamín’: un appello per il polmone del mondo

Ivan Zahinos porta al Sole Luna Doc Film Festival un grido di aiuto per salvare l'Amazzonia

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Don Benjamín è un cortometraggio del 2024 del regista spagnolo Ivan Zahinos, che verrà presentato al Sole Luna Doc Film Festival di Palermo, lunedì 1 luglio 2024 alle ore 21.00.

La trama

Don Benjamín, nato e cresciuto in Bolivia, ha vissuto l’intera sua esistenza nella foresta amazzonica, godendo dei suoi frutti e delle sue bellezze. Quando sistematici incendi distruggono svariati ettari di foresta, lui e la sua famiglia collaborano per riportarla al suo splendore. 

La riforestazione del “polmone del mondo”

Don Benjamín si pone quasi come un docufilm, con l’intento di narrare e di sensibilizzare il pubblico sulle problematiche attuali che la foresta amazzonica sta attraversando. Sono passati ormai cinque anni da quando nel 2019 ci sono stati i primi incendi appiccati dagli agricoltori con l’obiettivo di radere al suolo la coltivazione e pulire il terreno. Su questo Don Benjamín è molto diretto: non si tratta di fare spazio per creare nuova terra, ma di cancellare quella precedente. 

Il cortometraggio insiste molto sulla necessità di rispettare la natura, ricordata da Don Benjamín come fonte imprescindibile di cibo e medicinali, nonché sorgente di vita.

“Non possiamo semplicemente distruggere la natura in questo modo. Perchè stiamo distruggendo l’ossigeno. Stiamo distruggendo la vita che sarà lasciata ai nostri figli”

Il suo è un vero e proprio appello a preservare la natura, con tutto lo splendore che ci regala. L’Amazzonia ha già subìto ingenti danni negli ultimi anni. È urgente smettere di rovinarla, per non giungere alla sua completa eliminazione.

Don Benjamín è un combattente. Dopo aver visto la devastazione della foresta, uno dei beni che gli sta più a cuore, si sta impegnando a ricostruirla giorno dopo giorno, anno dopo anno. 

“Se abbiamo la forza di distruggere qualcosa, abbiamo anche la forza di ricostruirla”

È lui stesso a raccontare che, finito di domare un incendio, si sdraia riflettendo su come procedere. Ringrazia gli eventi belli, ma accetta anche quelli brutti, affrontandone con coraggio e perseveranza le conseguenze.

La fotografia

Le prime immagini del cortometraggio suggeriscono un disorientamento a cui fa seguito la desolazione, una magistrale metafora delle emozioni vissute dagli abitanti dell’Amazzonia, che si vedono distruggere la loro casa e la terra, ettaro dopo ettaro. 

Nella fotografia prevalgono due colori, che vengono bilanciati in modo che nessuno dei due prevarichi sull’altro. Da una parte il rosso, connesso al fuoco e alla sua potenza distruttiva, dall’altra il verde, legato alla natura pacifica e alla speranza di ripristinare la natura in via di estinzione. Il regista non vuole schierarsi, si limita a mostrare in maniera oggettiva la situazione. È compito delle parole persuasive di Don Benjamín convincere il pubblico dell’importanza della sua missione. 

Le lunghe riprese sull’Amazzonia seguono il format di un documentario, permettendo allo spettatore di paragonare il prima e il dopo. Nelle scene centrali la fotografia e la musica si uniscono in un’escalation di pathos, in cui Zahinos alterna fotogrammi del fuoco divampato con quelli delle preghiere recitate dalla famiglia di Don Benjamín. È un modo senz’altro efficace per aumentare il senso di angoscia provato da chi vive la violenza degli incendi in prima persona. La musica in sottofondo alle immagine infuocate, suggestiva e potente, viene intervallata alla calma placida delle preghiere in cui i locali si chiedono dove hanno sbagliato per essere puniti da questa furia.

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Don Benjamin

  • Anno: 2024
  • Durata: 29 minuti
  • Nazionalita: Spagna
  • Regia: Ivan Zahinos