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Il Cinema Ritrovato

‘The Devil in Miss Jones’ restaurato, hard d’autore ed esistenzialista

Il Cinema Ritrovato ha proposto in versione restaurata un classico della Golden Age del porno americano

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Tra le gemme di questa XXXVIII edizione de Il Cinema Ritrovato, ecco un porno vero e proprio. Un Hard-Core d’annata, pietra miliare della Golden Age della pornografia americana. Miss Jones (The Devil in Miss Jones, 1973) di Gerard Damiano (1928-2008) e con Georgina Spelvin è una delle punte di questo genere da sempre considerato postribolare.

Trame e tecnica cinematografica piegate a esibire al meglio l’atto sessuale non simulato. Ma Gerard Damiano, ex parrucchiere, una volta passato dietro la macchina da presa – per proficui motivi economici – ha tentato d’innalzare questo tipo di cinema bollato come sporcaccione.

E il restauro in 4K della pellicola e il grande schermo rendono al meglio come il porno potrebbe essere non soltanto un prodotto di consumo, ma potrebbe essere se non opera d’arte, opera intellettuale.

The Devil in Miss Jones, la trama

Miss Justine Jones (Georgina Spelvin), una donna matura rimasta vergine, si suicida. Quando giunge nel limbo dell’aldilà, un “impiegato” Abacaba (John Clemens), l’avverte che sebbene la sua vita sia stata candida, meritevole del paradiso, il suicidio la penalizza all’inferno.

Ma Abacaba, compresa l’infelice vita terrena che ha vissuto Justine, le offre la possibilità di poter tornare in vita per poter soddisfare i suoi bisogni carnali. Purtroppo, al ritorno all’inferno sarà condannata a masturbarsi per l’eternità, senza mai raggiungere l’orgasmo.

The Devil in Miss Jones, la pornografia esistenzialista

Usualmente le trame porno vertono sempre su situazioni allegre, liberatorie. Il sesso come puro godimento, supremo piacere. Eppure durante la Golden Age alcuni registi, vedendo uno spiraglio d’apertura verso un pubblico composto non soltanto di guardoni, ha cercato d’inserire nelle trame tematiche adulte, legate ai malesseri che affliggevano gli individui e alle carenze della società contemporanea.

E Gerard Damiano è stato il primo a dirigersi verso questa direzione. Con La vera gola profonda (Deep Throat, 1972), ancora legato a un andazzo da commedia, affrontava – a suo modo – il femminismo, la liberazione della donna. La protagonista Linda (Linda Lovelace) è depressa perché non riesce a raggiungere l’orgasmo, fino a quando il Dottor Young (Harry Reems) gli spiega che ha il clitoride nella gola. Ecco, da un lato una tematica seria, esposta con una “gag” comica.

Con Miss Jones, invece, Damiano elimina completamente le sfumature di commedia, lasciando al massimo delle sfumature ironiche, come nella scena del colloquio con il solfureo impiegato dell’aldilà o nel personaggio del Maestro (Harry Reems).

Un porno completamente votato alla finitezza della vita, alla solitudine e a come la mancanza di gioiosi rapporti carnali siano causa di molte inquietudini interiori. E la scelta di Georgina Spelvin, donna dalla fisionomia normale, quotidiana, rende ancor più realistico questo ritratto femminile.

Anche le usuali carenze tecniche dei porno, la fotografia fatiscente, a cura di João Fernandes, in questo caso sono funzionali alla messa in scena. Un cinema – e forse qui si potrebbe rischiare il linciaggio – non lontano da quello realistico di John Cassavetes.

Chiaramente manca la profondità psicologica di Cassavetes. Però, in un certo qual modo Justine Jones è una di quelle donne sentimentalmente lacerate tratteggiate dal regista americano. E, si potrebbe aggiungere, che The Devil in Miss Jones rientra pienamente anche nel corso della New Hollywood. Proprio per questo stile realistico, arrabbiato e malsano.

Damiano narratore di personaggi comuni: forse questa attenzione verso storie femminili, tendenti al malinconico, deriva dalla sua ex professione. Il parrucchiere ascolta i discorsi delle donne e fornisce consigli.

L’unione tra pornografia e realismo si palesa anche nel nome e cognome della protagonista: Justin Jones. Justine è probabilmente il personaggio femminile più noto della letteratura erotica. Nel romanzo Justine o le disavventure della virtù di De Sade, la protagonista è una giovane ragazza che vorrebbe seguire i dogmi cattolici. Invece, si ritrova sempre nel mezzo di situazioni di depravazione. Mentre Jones è uno dei cognomi più comuni in America.

Mentre restando all’idea di base del film (la possibilità di tornare sulla terra e adempiere a ciò che non si è potuto fare), il film è in bilico tra due film.  L’inafferrabile signor Jordan (Here Comes Mr. Jordan, 1941) di Alexander Hall, e il grottesco Il mio amico il diavolo (Bedazzled, 1967) di Stanley Donen.

The Devil in Miss Jones

  • Anno: 1973
  • Durata: 68 minuti
  • Genere: Hard Core
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Gerard Damiano