Sea Salt è un cortometraggio diretto da Leila Basma, proiettato all’edizione 2024 del Festival Maremetraggio di Trieste.
Sea Salt: la trama
Il film è ambientato in Libano durante il periodo estivo. La giovane protagonista, Nayla (Nathalie Issa), in procinto di diventare maggiorenne, deve affrontare una difficile decisione: trasferirsi a Beirut per proseguire gli studi o lasciare il paese per cercare migliori opportunità all’estero.
I dilemmi dei giovani
Il cortometraggio si sofferma sui problemi attuali che i giovani devono affrontare. Nayla, come i suoi amici, è a un bivio: continuare a vivere nel suo paese o assecondare il volere di suo fratello e andare a vivere in Canada con lui? La situazione del Libano è complessa, sia dal punto di vista economico che sociale. Un paese molto conservatore, in netto contrasto con la libertà agognata dai giovani. La città di Beirut, dove la protagonista vorrebbe proseguire i suoi studi, non viene vista di buon occhio dal fratello, anche a causa di ragazze “di facili costumi”.
Sea Salt: gli affetti
Nayla è divisa tra l’amore per la sua famiglia e quello per il suo fidanzato. Sebbene i suoi genitori appaiano brevemente a schermo, la figura del fratello maggiore appare centrale nel nucleo familiare. Durante il tragitto in macchina per accompagnare la sorella al lavoro, cerca di imporle la sua visone, sostenendo che nessuna persona vorrebbe rimanere in Libano a causa delle scarse prospettive. Di parere completamente opposto è il fidanzato, che appoggia la protagonista e la incoraggia nella sua decisione di sostenere l’intervista con l’università a Beirut, offrendosi di accompagnarla anche all’insaputa della sua famiglia.
Il sangue e il mare
Un elemento centrale del film è rappresentato dal sangue. La protagonista si ferisce durante la depilazione e macchia le lenzuola di sangue quando ha il primo rapporto sessuale con il suo fidanzato. Queste ferite richiamano le lacerazioni a cui Nayla è sottoposta: i dilemmi sul suo futuro, i contrasti con la famiglia, il desiderio di ribellione e di libertà profondamente voluto. Come rimedio per le ferite, su suggerimento di una cliente del ristorante in cui lavora , Nayla usa l’acqua di mare.
Quando fa il bagno, Nayla appare veramente libera e spensierata. L’acqua salata del mare deterge il sangue e le restituisce quel senso di pace e leggerezza che dovrebbero essere propri della sua età.