“C’è una linea molto sottile tra la morte e la sofferenza“. In questa frase si condensa tutto ciò che FÁR di Gunnur Martinsdóttir Schlüter, regista e attrice protagonista di quest’opera breve, mette in campo. Una riflessione tra natura e cultura, tra morte e sofferenza. L’opera di Gunnur Martinsdóttir Schlüter arriva in Italia dopo aver ricevuto la menzione speciale al Festival di Cannes del 2023, e dopo aver partecipato ai migliori festival del circuito internazionale come il Toronto International Film Festival.
Istinto o ragione?
FÁR è un cortometraggio breve, ma in meno di 5 minuti Gunnur Martinsdóttir Schlüter mette in scena uno dei grandi dilemmi della storia dell’umanità: attaccarsi alla vita, soffrendo, o scegliere la morte? E chi può scegliere la morte per noi? La giovane regista islandese sembra volerci dare una risposta definitiva, ma anche dettata dall’istinto che alberga in ogni essere umano. Anna, interpretata dalla stessa regista, si trova così a compiere un’azione che non sembra legata a una scelta, ma più a una reazione d’istinto rispetto agli stimoli esterni che la colpiscono.
In FÁR la contrapposizione è anche visiva, ed è qui che l’opera colpisce appieno. Da una parte il mondo degli adulti: sterile, improntato al lavoro, indifferente alla natura e a ciò che accade fuori. Vi si contrappone il mondo naturale incarnato dal gabbiano, dai bambini e da quella non scelta a cui sarà costretta Anna. La regia sfrutta la geometria per creare un distacco formale ma al contempo creando un’immedesimazione che nei pochi minuti di durata del corto trascina lo spettatore in un vortice etico. Questo effetto è dovuto anche all’intensa interpretazione di Martinsdóttir Schlüter che tiene col fiato sospeso.
Dieciminuti Film Festival
FÁR verrà presentato in concorso ufficiale al Dieciminuti Film Festival che si terrà la prima settimana di luglio al Dream Cinema di Frosinone, che ospiterà anche la cerimonia di premiazione nel pomeriggio di sabato 6 luglio. Per la serata finale l’appuntamento è in Piazza Municipio, a Ceccano, con un imperdibile concerto di chiusura, evento promosso grazie al “gemellaggio” tra il DFF e il Festival Francesco Alviti.
Il Dieciminuti Film festival si è stretto quest’anno intorno ad una parola d’ordine: Ribellione. Tutto il festival girerà intorno a questo tema che è una dichiarazione d’intenti e una chiamata all’azione.