Burul è un cortometraggio del Kyrgyzstan di Adilet Karzhoev del 2023, in concorso al Dieciminutifilmfestival. Verrà proiettato giovedì 4 luglio alle 21 al Dream cinema di Frosinone.

Burul – la trama

Burul vive coi suoi genitori in un paesino di campagna dell’Asia centrale. Aiuta i genitori a prendersi cura della sorellina, mentre loro badano alla fattoria. Eppure ha la necessità di prendersi un momento per sé stessa: si sveglia presto per esercitarsi nelle tecniche di judo con un manichino regalatole dall’istruttore della scuola. Lei gli chiede di farla assistere agli allenamenti della squadra scolastica, ma lui, senza il permesso dei genitori, non può allenarla.

Il padre di Burul non è d’accordo; quindi un giorno decide di buttare via il manichino. Di ritorno da scuola, la ragazza viene rapita. Riuscirà a difendersi con quello che ha appreso?

Arti marziali e lotta sociale

Burul vive del suo sogno, ma non ne viene assorbita. Il judo per lei è uno stile di vita e un insieme di valori. Sotto questo punto di vista il corto prende lo sport come suo tema centrale senza essere di per sé di genere prettamente sportivo.

La ragazza conquista la sua emancipazione, dimostra agli uomini che ha intorno (sia amici che nemici), di poter decidere di sé stessa tramite il judo. Burul, pur nei limiti della durata, entra a far parte della tradizione del cinema d’arti marziali asiatico, come il western sta a quello occidentale.

Come nei classici di Bruce Lee, Jackie Chan,  in Oldboy, o nei nuovi film indonesiani come La notte su di noi o la saga di The Raid, il combattimento è uno scontro umano, di visioni del mondo, personalità, speranze. Burul procede con un montaggio che sa quando accelerare e quando invece prendersi i suoi tempi. Il suo merito principale è quello di non essere uno di quei film su temi sociali che puntano sul melodramma e vittimismo fino a provocare le lacrime allo spettatore e poco altro.

Riesce però nel suo intento proprio mescolando, seppur per un istante ma forse proprio per questo con grande impatto, cinema d’autore e genere marziale.