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Ischia Film Festival

‘When the walnut leaves turn yellow’ all’Ischia Film Festival

Il racconto di una tragedia umana, e insieme rinascita

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when the walnut leaves turn yellow

When the walnut leaves turn yellow, presentato all’Ischia Film Festival, è firmato alla regia da Mehmet Ali Konar. Il film segue la storia di una famiglia, e più nello specifico traccia le coordinate di un rapporto complicato e intenso: quello tra padre e figlio. Il primo, impegnato a preparare, nel miglior modo possibile, il secondo alle difficoltà della vita. Il figlio, un ragazzino che si è appena lasciato alle spalle il tempo dell’infanzia, è un essere umano in costruzione, che per definire la propria identità ha bisogno di un confronto continuo con il vicino modello paterno.

Si è immersi in un’atmosfera dai colori freddi – sul tono del marrone, grigio e qualche sprazzo di verde – di una terra, percossa da tumulti e ferita nelle sue radici. Il film è basato su una storia vera, che si verificò durante i quarant’anni del conflitto politico nel nord del Kurdistan, causa della morte di circa settantamila persone.

La disperazione e la solitudine legano a doppio filo padre e figlio

When the walnut leaves turn yellow porta in scena una tragedia già intuibile ad inizio film, dalla costante forma grave di tosse che affligge il padre della famiglia, Civan, insieme alla viva preoccupazione della moglie Fate e del loro primogenito Feyzi. Il clima familiare appare inevitabilmente teso: ci sono problemi economici, oltre che di salute. Non c’è certezza del futuro; anzi, sembra che questo si sgretoli ad ogni colpo di tosse del padre.

La disperazione di Civan si riflette negli occhi del figlio, spesso colmi di lacrime e di paura, e nel dolore della madre, che – adulta – è maggiormente e inevitabilmente consapevole del precario stato della sua famiglia. Il piccolo mondo di Feyzi, a parte il dolore e la preoccupazione per la salute del padre, è anche popolato dai fantasmi e dalle paure tipicamente infantili. Queste, insieme alla realtà, portano spesso il ragazzino a non comprendere quanto accade, e a soffrirne rimanendo impotente.

C’è una terza protagonista: la più piccola della famiglia. La bambina è relegata al ruolo di chi riceve amore da parte del padre ed è impegnata a restituirlo con tutta se stessa. Il perno su cui poggia il precario equilibrio della famiglia resta Civan, e già dalle prime inquadrature s’intuisce che dopo di lui, al suo posto, ci sarà il figlio. Le donne, grandi e piccine, hanno due ruoli ben definiti: sopportare ciò che accade senza poter contrastare gli avvenimenti, e donare amore.

When the walnut leaves turn yellow: il ruolo delle emozioni in un racconto di formazione

Il film porta in scena il racconto di formazione di Feyzi, che si affaccia sul mondo degli adulti, con tutte le paure e le insicurezze della sua età. Al fianco, un padre gravemente malato (e la tosse continua non fa che ricordarlo allo spettatore), che cerca in tutti i modi di preparare il figlio ad affrontare quella stessa vita che lui si appresta, consapevolmente e prematuramente, a lasciare.

Le emozioni giocano un ruolo particolarmente importante durante tutto il film, soprattutto perché rimangono spesso inespresse e si trasformano in gesti. Il dolore della madre si scarica nelle faccende quotidiane, quello del figlio nello sguardo muto pieno di lacrime, la paura del padre negli ordini duri che impartisce allo stesso figlio. È il tentativo di trovare un ponte di comunicazione tra esigenze concrete e mondo emotivo.

Civan cerca di avvicinarsi a Feyzi, qualche volta riuscendoci, e qualche volta fallendo. La situazione familiare, tra problemi economici e di salute, non è di fatto l’unica situazione al limite del sopportabile. C’è anche la realtà esterna, che irrompe in tutta la sua tragicità nel microcosmo familiare, e lo minaccia dall’esterno. Il conflitto politico in atto si traduce presto in uno sconvolgimento all’interno del nucleo familiare, a cui Feyzi assiste, impotente: divieti, sparizioni e morti di parenti stretti divengono una traccia tangibile della pervasiva instabilità emotiva di tutti i personaggi.

La questione della circolarità

When the walnut leaves turn yellow affida un messaggio agli spettatori, tramite la voce del suo personaggio principale, Civan. Si tratta di un ultimo consiglio paterno, rivolto al figlio:

“Voglio che tu sia una persona buona e felice. Sono un padre così come qualsiasi altro. Ti amo più di tutto, non scordarlo. Ti amerò anche quando sarò morto”

Solo a questo punto il piccolo Feyzi non resiste e si butta tra le braccia del padre, dando finalmente voce al suo ricco mondo emotivo, che più volte è affiorato durante il film, sotto forma di lacrime.

La questione della circolarità assume un ruolo centrale, in quanto When the walnut leaves turn yellow termina con una presa di cura, di tipo fisico, del padre, ormai peggiorato nella sua malattia. Moglie e figlio lo aiutano a lavarsi e gli danno da mangiare. Il film era iniziato con un generale atto di presa di cura, da parte del padre, nei confronti della sua famiglia, nella forma di un lavoro instancabile, nonostante tutte le difficoltà esterne e interne. In questo senso l’immagine è circolare, oltre ad essere metafora di un passaggio di testimone, da padre a figlio, nell’accesso a un percorso di iniziazione alla vita adulta, seppur prematuro e particolarmente sofferto, per Feyzi.

When the walnut leaves turn yellow

  • Anno: 2024
  • Durata: 100'
  • Distribuzione: Zerr film
  • Regia: Mehmet Ali Konar

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