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Ischia Film Festival

The Strangers’ Case proiettato all’Ischia Film Festival

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The Strangers’ Case è un film diretto da Brandt Andersen, proiettato all’edizione 2024 dell’Ischia Film Festival.

La trama 

Il film affronta la complessa tematica dei migranti. La storia inizia ad Aleppo, Siria, sotto devastanti bombardamenti. La narrazione, divisa in capitoli, viene portata avanti da cinque protagonisti. Cinque persone, in apparenza slegate tra loro, tuttavia unite da un destino comune: cercare la salvezza. Ciascun personaggio viene presentato  attraverso una panoramica della sua vita: la quotidianità, i rapporti familiari e il lavoro. Il punto di vista di ciascun protagonista continua fin quando la sua storia non si intreccia con quella degli altri personaggi principali. 

The Strangers’ Case: la guerra

Un celebre detto recita: “La guerra, la guerra non cambia mai”. Ed è proprio una panoramica della città di Aleppo ad aprire il film. Un tempo fiorente ora la città è un cumulo di rovine a causa dei pesanti bombardamenti. Eppure, anche tra gli scheletri degli edifici, i soccorritori ricercano incessantemente giorno e notte persone da salvare. 

La brutalità della guerra appare evidente anche dalle scene in ospedale, che introducono la prima protagonista: la dottoressa. Tuttavia i bombardamenti non sono l’unica minaccia per gli abitanti di Aleppo. Ad essi si aggiungono le esecuzioni sommarie da parte dei militari, che accusano presunti colpevoli di non essere in accordo con il nuovo regime. 

La speculazione 

Il film tratta anche la figura del contrabbandiere, un elemento cardine nel processo delle tratte dei migranti. Queste persone speculano sulle sofferenze altrui, chiedendo ingenti somme di denaro per passaggi “sicuri” verso l’Europa. In The Strangers’ case il personaggio del contrabbandiere è interpretato da Omar Sy, che offre un interessante spaccato sulla quotidianità di queste persone. In particolare colpisce la brutalità e l’indifferenza con cui trattano i migranti. Come dice il personaggio di Omar Sy in un dialogo “se vivono o muoiono non è un mio problema”. L’unica cosa che conta è il denaro

The Strangers’ case: il salvataggio 

La tratta dei migranti viene affrontata anche dal punto di vista della guardia costiera. Questi hanno il difficile compito di salvare le vite in mare, incarico reso ancora più complesso a causa delle precarie imbarcazioni su cui viaggiano i migranti. Questa sezione del film, oltre a mostrare scene di salvataggio, offre anche un’introspezione. Il capitano della barca infatti sembra assente anche durante i momenti di convivialità familiare, come se fosse perennemente a bordo dell’imbarcazione pronto a salvare vite umane. La sofferenza a cui assiste quotidianamente porta l’uomo a riflettere e a chiedersi se avesse potuto fare di più per coloro che non è riuscito a salvare.

The Strangers’ Case offre una panoramica completa sulle tratte dei migranti, uno dei temi più complessi e dibattuti attualmente. Il film mette a nudo l’inutilità della guerra e mostra quali sacrifici, sofferenze e disagi l’essere umano è disposto a fare pur di salvare le persone che ama. 

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The Strangers' Case

  • Anno: 2024
  • Durata: 97'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Giordania
  • Regia: Brandt Andersen