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Nastri d’Argento 2024: I vincitori

Matteo Garrone vince 7 premi con 'Io Capitano' . C’è ancora domani, “Film dell’anno”

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C'è ancora domani Nastri d'Argento 2024 I vincitori

Nastri d’Argento 2024: c’è un vincitore su tutti. E’ Io capitano di Matteo Garrone che si aggiudica 7 Premi con Io Capitano.

Oltre al premio come Miglior film, il voto dei Giornalisti Cinematografici gli ha assegnato anche i Nastri per la migliore regia, la produzione (Archimede con Rai Cinema e molti partner internazionali), la fotografia di Paolo Carnera (che vince anche per Adagio di Stefano Sollima), il montaggio di Marco Spoletini, il sonoro in presa diretta di Maricetta Lombardo e il miglior casting director Francesco Vedovati (che vince anche per Enea di Pietro Castellitto).

Nastri d’;argento 2024 i candidati

Il ‘Film dell’anno’, C’è ancora domani di Paola Cortellesi e, con ben 5 Nastri. Si aggiunge un riconoscimento per i produttori, il miglior esordio: Palazzina Laf di Michele Riondino  ha vinto anche per la sceneggiatura (di Riondino con Maurizio Braucci), il miglior attore protagonista sempre Riondino, il non protagonista Elio Germano e  la migliore canzone originale, La mia terra, musica, testo e interpretazione di Diodato.

Nastri d’Argento 2024 i vincitori

La migliore commedia va a Un mondo a parte di Riccardo Milani e anche alla produzione del film (Wildside, società del gruppo Fremantle in associazione con Medusa Film). Le migliori attrici sono Micaela Ramazzotti protagonista del suo stesso film d’esordio, Felicità, e Isabella Rossellini per il film di Alice Rohrwacher La Chimera. Per la commedia Virginia Raffaele protagonista di Un mondo a parte e Pilar Fogliati che vince con Maurizio Lombardi per Romeo è Giulietta.

C’è ancora domani, “Film dell’anno”

Un film con il quale Paola Cortellesi – premiata anche come sceneggiatrice, per il suo esordio da regista e attrice protagonista – ha acceso un riflettore sui diritti violati e sulla violenza contro le donne con un successo sorprendente sotto ogni punto di vista, ma anche uno sguardo sul femminile in una dichiarazione d’amore per il grande cinema di ieri. Al suo film stupefacente i Premi dei Giornalisti Cinematografici vanno eccezionalmente a tutte le categorie artistiche e tecniche: agli sceneggiatori, con lei Furio Andreotti e Giulia Calenda, e al cast straordinario di protagonisti: Valerio Mastandrea, Romana Maggiora VerganoEmanuela Fanelli, Giorgio Colangeli Vinicio Marchioni, che riceve anche il Premio Persol ‘Personaggio dell’anno’. Per uno speciale apprezzamento ‘collettivo’ Nastri anche alla squadra artistica e tecnica di altissima qualità di un film che ha conquistato il pubblico siglando una svolta clamorosa anche nel ritorno in sala degli spettatori. Nastri quindi alla produzione Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, società del gruppo Sky, in collaborazione con SKY e con Netflix. I Nastri d’Argento vanno inoltre all’intera squadra di talento che ha lavorato per un grande risultato collettivo: Davide Leone per la fotografia, Valentina Mariani al montaggio, Lele Marchitelli autore delle musiche originali, Paola Comencini per la scenografia, Alberto Moretti per i costumi, Filippo Porcari e Federica Ripani per il suono in presa diretta e alle casting director Laura Muccino e Sara Casani. Premi al cast anche per Francesco Centorame (tra i ‘Biraghi’ dell’anno), Lele VannoliPaola Tiziana Cruciani, Yonv Joseph e Alessia Barela. E tre riconoscimenti speciali, pur non essendo categorie previste nel regolamento dei Nastri d’Argento anche all’arredatrice Fiorella Cicolini, al trucco di Ermanno Spera, all’hairstylist  Teresa Di Serio.

Una stagione di Premi giovani

Come già anticipato, sono soprattutto i giovani al centro dei Premi speciali assegnati come ogni anno dal Direttivo Nazionale insieme ai partner dei Nastri d’Argento; anche ai due straordinari protagonisti di Io capitano Seydou Sarr e Moustapha Fall un riconoscimento speciale per la grande emozione che ci hanno regalato nel film di Matteo Garrone arrivato fino agli Oscar®. Premiati i registi Brando De Sica, Margherita Vicario e Catrinel Marlon, il talento di Ludovica MartinoRomana Maggiora Vergano, Francesco CentorameRebecca Antonaci, Alessandro Fella, Yile Yara Vianello, Domenico CuomoGianmarco Franchini, fino ad Alain Parroni con Giulio Pennacchi e Beatrice Puccilli (Una sterminata domenica) per la sceneggiatura.

Più dettagliatamente i Premi Guglielmo Biraghi dedicati tradizionalmente ai giovani sono andati a: Francesco Centorame, in coppia con Romana Maggiora Vergano (Nastro d’Argento con i protagonisti) nel film di Paola Cortellesi C’è ancora domani in cui interpreta il suo fidanzato, Rebecca Antonaci giovanissima protagonista del film di Saverio Costanzo Finalmente l’albaAlessandro Fella, che dopo un esordio nella fiction, è stato scelto da Marco Risi per Il punto di rugiada e, tra La Chimera e La bella estateYile Yara Vianello.

Ancora il Nastro SIAE per la sceneggiatura va agli autori di Una sterminata domenica:  Alain Parroni, classe ’92, regista del film Premio speciale della Giuria Orizzonti di Venezia di cui è sceneggiatore con Giulio Pennacchi e Beatrice Puccilli. Al film sorpresa dell’anno, Gloria! di Margherita Vicario, che vince anche il Nastro per la musica, va il Premio Speciale BNL BNP Paribas novità di questa edizione ai Nastri d’Argento, consegnato alla regista personalmente dalla Presidente della Banca Claudia Cattani. Un film in cui come dice in sintesi la motivazione “La liturgia di uno spartito classico diventa un inno capace di liberare l’energia di una vera e propria rivoluzione al femminile”.

Una sorpresa legata al cinema di genere e soprattutto ad un successo anche internazionale,  dal Festival Catalano di Sitges a Los Angeles, è Brando De Sica, con il suo film d’esordio Mimì – Il principe delle tenebre che riceve il Premio Nastri d’Argento Hamilton Behind the camera consegnato da Andreas Albeck, brand manager Hamilton Italia, nella special edition del decennale Behind the camera ai Nastri d’Argento. Nella motivazione l’apprezzamento per “Un tuffo nel miglior fantasy, presentato fuori concorso a Locarno e vincitore di una menzione speciale al Festival di Sitges per una commedia in cui una Napoli soprannaturale diventa teatro di leggende noir in un’atmosfera ricca di emozioni che svela il tocco di un esordio già maturo”.

Con De Sica anche il riconoscimento speciale a Domenico Cuomo, l’inquietante Mimì protagonista del film che arriva ai Nastri sulla scia di una napoletanissima popolarità anche televisiva, tra Mare Fuori e Un Professore.

Ancora, il Premio Graziella Bonacchi, amatissima agente e straordinaria talent scout scomparsa troppo presto, va a Gianmarco Franchini esordiente tra quattro talenti straordinari come Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Adriano Giannini e Valerio Mastandrea sul set di Adagio: lo ha lanciato, con loro, il regista Stefano Sollima e sul palcoscenico dei Nastri d’Argento lo premia la Presidente di UNITA, l’associazione degli attori, Mia Benedetta proprio quest’anno neoregista festeggiata ai Corti d’Argento.

E punta su una coppia in cui spicca una prova d’attrice davvero speciale il Nuovo Imaie con il suo Premio, consegnato dal Presidente Andrea Miccichè, a Ludovica Martino, segnalata in coppia con un attore dalla professionalità più matura come Marco Leonardi, vince per la coraggiosa prova d’attrice nel film di Daniela Porto e Cristiano Bortone Il mio posto è qui.

Sigla infine un esordio non facile e  il suo passaggio dalla moda e dai riflettori del set alla regia, il Premio Fondazione Nobis, presieduta dall’attrice Elena Croce Nobis, per Catrinel Marlon e alla sua opera prima Girasoli, un debutto “coraggioso per un film difficile e intenso già diretto con sicurezza per raccontare la malattia mentale in un tempo di reclusione, ma anche la possibilità di una vita finalmente libera”. All’attrice, ora regista, anche il Premio Wella Professionals  per l’immagine consegnato da Salvatore Clemensi.

Il Nastro d’Argento speciale 2024

Niente Premi alla carriera ma un Nastro speciale quest’anno per Giulio Base autore, regista e protagonista con Anne Parillaud di À la recherche che cita Proust e Visconti ma ne usa solo la suggestione in una personalissima ricerca tra memoria e passioni non solo legate al cinema.

À la recherche è una vera e propria pièce cinematografica, una provocazione d’autore in cui è evidente la voglia di andare oltre il ruolo di attore – ora anche Direttore del Festival di Torino – ormai sempre di più dietro la macchina da presa.

 

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