Nelle sale italiane dal 19 giugno, distribuito da The Walt Disney Company Italia, l’attesissimo Inside Out 2 riporta sul grande schermo le mitiche emozioni capitanate da Gioia. Diretto da Kelsey Mann e scritto da Meg LeFauve e Dave Holstein, la pellicola prosegue le vicende del primo capitolo, raccontando un periodo cruciale quale quello dell’adolescenza.
«Ogni emozione è importante.»
Inside Out 2 | La trama
Riley ha appena compiuto 14 anni e sta per ricevere un regalo eccezionale. Il giorno di un’importante partita di hockey, al fianco delle sue due inseparabili migliori amiche, Grace e Bree, la coach del liceo Fire Hawks le invita al camp estivo di hockey. Emozionatissime, lusingate e timorose di affrontare una simile avventura, le tre preparano il borsone con tutto l’occorrente e partono alla volta del loro futuro.
![inside out](https://www.taxidrivers.it/wp-content/uploads/2024/03/inside-out-1024x576.jpeg)
Mentre sono in macchina con i genitori di Riley alla volta del camp, Bree e Grace svelano all’amica di essere state scelte in un liceo insieme, motivo per cui l’anno successivo dovranno separarsi e non andranno al Fire Hawks come sognavano. Riley ci resta male, ma adora le sue amiche e sa che quel legame non potrà spezzarsi con la distanza. Arrivate a destinazione, però, una misteriosa e strana vocina (quella di Ansia) la porterà ad allontanarsi da loro e a cercare nuove compagne di squadra.
Quanto è difficile crescere!
Se il primo capitolo aveva regalato un vero e proprio capolavoro al cinema d’animazione ( e non solo), Inside Out 2 segue la scia dettata dall’originale e riporta il pubblico in un un luogo altro unico e illuminante. La cabina di regia pilotata da Gioia ha suggerito una nuova prospettiva da cui osservare noi stessi e gli altri. Lungi dall’essere dei semplici burattini nelle mani di emozioni a briglia sciolta, gli esseri umani, sin dalla loro nascita, vivono di sfumature e di commistioni, alle quali non è sempre semplice dare un senso.
«Non puoi perderti se ti diverti.»
La giovane protagonista – e noi con lei – si ritrova a dover fare i conti con tutta una serie di sentimenti, impulsi e desideri inattesi. La coscienza di sè, formatasi negli anni, la ancora alla realtà, ma è proprio quest’ultima a essersi fatta più complicata e spaventosa. Scegliendo di raccontare un’età come l’adolescenza, attraverso il filtro delle emozioni e di uno sport quale l’hockey, i creatori di Inside Out 2 fanno riflettere sulle difficoltà della crescita, ma anche sulla bellezza della scoperta.
Famiglia, amicizia e nuove emozioni
La famiglia e l’amicizia sono i due cardini intorno a cui ruota la vita di Riley, impegnata a gestire, volendo semplificare il discorso, una grande ambizione e una pesante separazione. Con intelligenza, sensibilità e un attentissimo lavoro di ricerca, la scrittura della pellicola riesce a divertire grandi e piccoli, lanciando anche messaggi importanti e validi per tutti, da non sottovalutare. Le numerose citazioni e i rimandi a opere di cultura popolare vecchia e nuova, le gag pensate non per critica ma per realismo, la dedica finale ai “bambini che amiamo così come sono”, sono tutti elementi che danno un’idea della fattura del progetto.
![Inside out 2_poster](https://www.taxidrivers.it/wp-content/uploads/2024/05/Inside-out-2_poster-691x1024.jpg)
Sebbene non possieda a poesia e il ritmo del suo predecessore, Inside Out 2 ha molto da regalare e da trasmettere. A partire dall’ingresso in scena delle quattro nuove emozioni, ognuna con una sua precisa e adorabile (anche se non subito) personalità. E una doverosa lode la meritano i doppiatori nostrani, da Pilar Fogliati a Federico Cesari, da Marta Filippi a Stash, includendo anche Deva Cassel, perfetti per i rispettivi ruoli e bravissimi a portare qualcosa di personale nell’interpretazione vocale.
*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.