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Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro

‘Ojitos mentirosos’: arte e pellicola al Pesaro Film Festival

La recensione del corto

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Ojitos Mentirosos

La Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, conosciuto dai più come Pesaro Film Festival, è uno dei più importanti festival cinematografici italiani e quest’anno, nel 2024, festeggia la sua sessantesima edizione. Il programma è ricco di titoli nuovi e nuove, fresche idee nate dalle menti di artisti da ogni luogo. Per il concorso Pesaro Nuovo Cinema uno dei candidati è lo spagnolo Ojitos Mentirosos, di Elena Dunque, nato in Spagna nel 2023 e della durata di sei minuti circa. Il pubblico potrà vederlo giovedì 20 giugno 2024 alle ore 18:00 al teatro sperimentale – sala grande. Ecco cosa ne pensiamo.

Cosa racconta ‘Ojitos mentirosos’

Ojitos mentirosos si basa sulla magia del trompe-l’œil, del collage e del cinema stesso. L’occhio della pellicola 8mm “osserva” le strade e gli edifici di Madrid. O lo fa davvero? Gradualmente, una mano entra nell’inquadratura e mostra fotografie, in successione o parzialmente sovrapposte, degli stessi scorci urbani che abbiamo osservato. Le immagini vengono progressivamente manipolate con pennellate o macchie, che alterano ulteriormente i paesaggi cittadini, passando da una ripresa apparentemente naturalistica a un artefatto fabbricato. Il giallo dominante e caldo ci ricorda un’altra “casa amarela” iberica, mentre un suono inizialmente indistinto cresce gradualmente nel ronzio delle cicale e poi in una canzone popolare molto nota, precisamente “Ojitos mentirosos,” lo sguardo ingannevole che raggira l’occhio dell’amante/spettatore.

Ojitos Mentirosos

Il cinema del trompe-l’œil

Il trompe-l’œil è un genere di pittura dalla forte caratterizzazione naturalistica. Qui la rappresentazione di un soggetto o di un’ambientazione (nella maggior parte delle volte) tende a una concretezza tale da generare l’illusione del reale. Parliamo quindi di una forma artistica con lo scopo di ingannare l’occhio a vedere ciò che non c’è.

La tecnica del trompe-l’œil è impiegata per disegnare nature morte. Più frequentemente però l’espressione definisce gli artifici prospettici usati nell’arte romana, nel Rinascimento, nell’arte barocca. Parlandoci quindi di quelle opere di fatto invisibili, con lo scopo di non lasciare intendere la loro esistenza. Oggi il trompe-l’œil è usato anche per le decorazioni d’interni. Per dare la percezione di un dilatarsi dell’ambiente o semplicemente rendere più bello un angolo della casa.

Ojitos mentirosos: realtà o celata illusione

In Ojitos mentirosos vediamo, perfettamente in linea con l’origine e lo scopo della forma d’arte che vuole descrivere, una serie di immagini di edifici, strade, alcune più sfocate e altre un po’ più nitide, con una leggera melodia ovattata che lascia presagire l’imminente arrivo di qualcosa. Così, se all’inizio del corto vediamo case e strade e tetti e cieli, pian piano qualcosa si modifica: le immagini diventano fotografi, tenute in mano da persone, e mentre il piano d’interpretazione si spezza ecco che lo schermo si colora. Linee e minute macchioline e poi impronte più marcate del passaggio dei colori, del disegno. Alle riprese del reale (lo è mai stato effettivamente?) vengono sovrapposte tinte e tratteggi; l’arte invade la pellicola, di più, sempre di più, finché non si distingue più la città e la musica esplode in una canzone popolare, riportandoci al mondo di tutti i giorni.

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Ojitos Mentirosos

  • Anno: 2023
  • Durata: 6 min
  • Nazionalita: Spagna
  • Regia: Elena Dunque