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Sky Serie Tv

‘House of the Dragon 2’. La danza dei draghi (ri)comincia

La guerra civile è alle porte, Targaryen contro Hightower. Da che parte stare?

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Era il 10 Gennaio 2023 quando la prima stagione di House of the Dragon trionfava inaspettatamente ai Golden Globes nella categoria Miglior Serie Drammatica contro i colossi Better Call Saul e Scissione. La serie torna ora con la seconda stagione per un totale di otto episodi a partire dal lunedì 17 giugno su Sky Atlantic fino al 5 agosto 2024 con un rilascio rigorosamente settimanale. Il soggetto di riferimento è il romanzo Fuoco e Sangue di George R.R. Martin, opera fantasy pubblicata nel 2018. Il successo del romanzo prima e della serie tv poi, è sotto gli occhi di tutti. Non a caso, a pochi giorni dal rilascio dell’ultimo trailer, la serie tv è stata confermata per una terza stagione a data da destinarsi. House of the Dragon 2 ha esordito per adesso con il primo episodio intitolato Un figlio per un figlio, con la regia di Alan Taylor.

Sinossi di House of the Dragon 2

Dopo gli eventi della prima stagione, l’omicidio del piccolo Lucerys da parte di Aemond (Ewan Mitchell) ha causato delle ripercussioni importanti per gli equilibri politici di Westeros. La guerra civile è alle porte. A Dragonstone regna la regina Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) la quale capeggia il fronte dei Neri. Ad Approdo del Re il giovane figlio di Alicent (Olivia Cooke), Aegon (Tom Glynn-Carney), regna su consiglio dell’opportunista primo cavaliere Otto Hightower (Rhys Ifans). La famiglia reale è ormai dilaniata ed entrambe le fazioni concorrono per il potere tra sotterfugi, cospirazioni, manovre di potere e molto altro.

La danza dei draghi comincia

«Il cammino per la vittoria è un cammino di violenza.»

La prima stagione sicuramente aveva il compito di schierare le carte in tavola e il conflitto tra le due fazioni non era ancora cominciato. Gli eventi dell’ultimo episodio facevano presagire uno scontro importante a partire da questa seconda stagione. Tuttavia il primo episodio, intitolato Un figlio per un figlio, parte con il freno tirato e intelligentemente mostra le conseguenze dello scellerato atto di Aemond. L’omicidio di Lucerys Strong/Targaryen ha causato delle ripercussioni importanti non solo a Roccia del Drago tra le fila dei Neri, con la regina Rhaenyra che sta ancora elaborando il lutto, ma anche ad Approdo del Re tra le fila dei Verdi. Infatti, Alicent e Otto Hightower sono fortemente contrari all’atto eseguito dal giovane Aemond nei confronti del cugino. Il pregio della prima puntata è quello di mostrare come ci siano contrasti anche all’interno delle fazioni, che porteranno inevitabilmente a svariati conflitti. Per cui, mentre Otto e Alicent prediligono un approccio più attendista e strategico, dall’altro lato i giovani Aegon e Aemond mostrano un indole più rischiosa ed impulsiva.

Schierarsi con una delle due fazioni

«Se avessi agito quando ne hai avuto l’occasione Luke sarebbe ancora vivo.»

House of the Dragon 2 riprende esattamente da dove eravamo rimasti. La perdita di un figlio scatena l’ira vendicativa di Daemon Targaryen (Matt Smith). Rhaenyra invece deve ancora elaborare il lutto, cercando le resta del corpo del piccolo Lucerys.

La prima stagione tendeva a far empatizzare molto di più nei confronti del personaggio di Rhaenyra. Tuttavia, nel romanzo alcune scelte portano il lettore a diffidare di entrambe le fazioni, senza riconoscere uno schieramento buono e un altro cattivo. Non a caso le puntate fino ad ora prendono posizione verso la fazione dei Neri, mostrandoli come uno schieramento a cui ingiustamente è stato sottratto tutto. Gli ultimi minuti suggeriscono un cambio di approccio, più coerente con il romanzo. Salvo eventuali sorprese, sarà lo spettatore a scegliere per quale schieramento tifare. Nonostante sino ad ora il personaggio di Alicent sia meno gradevole rispetto a Rhaenyra. Il dolore iniziale della famiglia di Rhaenyra porta a “tifare” per la loro fazione. La “speranza” è quella di assistere a un ribaltamento, per rendere gradualmente il conflitto super partes da un punto di vista narrativo, come suggerito difatti dai primi due trailer di questa nuova stagione.

Immagine gentilmente concessa dall’Ufficio stampa Sky.

Personaggi sfaccettati

Il dominio di Approdo del re è stato affidato incautamente ad Aegon Targaryen, un ragazzo a dir poco incompetente e assolutamente estraneo alla serietà del ruolo. Ne è un esempio la scena del concilio in cui è più attento a schernirsi del maestro del conio Tyland Lannister (Jefferson Hall) oppure la scena in cui riceve le istanze da parte dei cittadini e un frustrato Otto Hightower deve costantemente rimetterlo in riga. D’altra parte, il fratello Aemond è disposto ad agire il più presto possibile contro i Neri. Egli vede questa guerra civile al pari di un gioco.

Ritorno alle origini

Miguel Sapochnik abbandona la macchina da presa per l’incarico di produttore esecutivo, ma torna alla regia un nome importante delle stagioni passate di Game of Thrones. La direzione del primo episodio è affidata al sapiente Alan Taylor, il quale ha diretto circa sette episodi nell’arco di sette anni di distribuzione e collaborato come produttore esecutivo per ben altri dieci episodi. Non a caso la regia di Taylor è molto valida, nella scena di apertura raffigurante Grande Inverno che dà un senso sia nostalgico sia epico. La sua regia è molto valida anche nella proposta di campi larghi raffiguranti i draghi nello sfondo. In conclusione, egli ha effettuato un buon lavoro con un piano sequenza ben congegnato nei minuti finali del primo episodio, in cui succede un evento cruciale ai fini della danza dei draghi. Il direttore della fotografia Bj Dillon consolida i toni visivi affini alla serie originale (Game of Thrones). Tuttavia alcune scene risultano troppo scure all’occhio del pubblico, specialmente in presenza dei draghi.

Immagine gentilmente concessa dall’Ufficio stampa Sky.

Nuova sigla

House of the Dragon 2 presenta una sigla inedita, restando chiaramente con il sottofondo musicale di Ramin Djawadi. Le immagini che scorrono vanno a formare un arazzo inedito che dona più identità a questo prodotto. Infatti, per alcuni, la presenza della medesima sigla della serie originale poteva risultare un leggero difetto. Così facendo la serie prequel prende la distanza. Nonostante il tema musicale, come anticipato sia sempre lo stesso, le immagini quantomeno sono differenti. Restando in tema musicale, il lavoro di Djawadi è più che sufficiente. Si torna in territori già battuti con le note nostalgiche del tema degli Stark. Persino il tema musicale della fazione dei Verdi non è affatto male.

I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’

'House of the Dragon 2'

  • Anno: 2024
  • Durata: otto episodi
  • Distribuzione: Sky Atlantic
  • Genere: azione, avventura, drammatico, fantastico
  • Nazionalita: Stati Uniti d'America
  • Regia: Alan Taylor
  • Data di uscita: 17-June-2024

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