Su Now tv, è disponibile La figlia del prigioniero, film diretto dalla regista e produttrice statunitense Catherine Hardwicke, regista di Twilight. Nel film è presente anche la straordinaria partecipazione di Brian Cox, attore britannico di grande successo, nei panni di Max, il vero protagonista. Completano, poi, il cast: Kate Beckinsale (Maxine), Christopher Convery (Ezra) e Tyson Ritter (Tyler).
Uscito nel 2022 e da poco disponibile su Sky, il film è stato prodotto da Jim Reeve (produttore anche di Euphoria), Guy Moshe, Mark Bacci e Jai Khanna ed è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival il 14 settembre 2022.
Dopo dodici anni di carcere, a Max viene concesso il rilascio a patto che trascorra i suoi ultimi mesi di vita agli arresti domiciliari presso la casa della figlia Maxime, con cui non ha rapporti da anni, e di suo nipote. Il protagonista deve riconquistare l’amore e la fiducia della sua famiglia, mentre cercherà di proteggerli dall’ex compagno violento e tossicodipendente della figlia.
Trama de La figlia del prigioniero
Max è un ex pugile in cerca di un’ultima chance. Nella vita ha commesso parecchi errori e il suo obiettivo è di trovare redenzione, agli occhi della figlia e del nipote. È consapevole che il tempo scorre inesorabile e prima di andarsene vorrebbe tanto ricucire lo strappo creato negli anni. Uscito dal carcere, ha soltanto pochi mesi di vita. Il tumore al pancreas è, infatti, in stadio troppo avanzato da fargli sperare in una guarigione. Il direttore del carcere, quindi, decide di graziare l’anziano detenuto.
La figlia, dopo diverse incertezze iniziali, decide di accoglierlo, per un bisogno economico e perché gli è mancato negli anni del carcere. Max, quindi, è costretto a ricucire diverse ferite e cercare di colmare la distanza con Maxime e il figlio.
La storia segue lo sviluppo di questo amore e di questa redenzione da parte del protagonista. Sequenza dopo sequenza, vediamo la rinascita di un intera famiglia, che riuscirà a risolvere i diversi problemi: dalla gestione della casa ai problemi economici, sino al dover affrontare un padre assente e violento che verrà incastrato una volta per tutte.
Interpretazione promossa, sceneggiatura meno
Le azioni passate di Max hanno conseguenze sulla vita presente di sua figlia e l’incarnazione realizzata da Cox offre un ritratto semi-realistico di un detenuto che cerca di sistemare le cose nell’ultimo periodo a disposizione. Tuttavia, mentre i due attori protagonisti offrono interpretazioni crude ed emotive, i dialoghi e la sceneggiatura di Mark Bacci non sempre riesce a coinvolgere lo spettatore. Il figlio Ezra è la solita rappresentazione di un bambino vittima di bullismo a scuola, e la sua determinazione a connettersi con il padre perdente diventa, spesso, ripetitiva. Anche la sotto-trama tra Max, Ezra e il vecchio compagno di boxe di Max (Ernie Hudson) è artificiosa e, forse, troppo poco approfondita.
Rimane un prodotto capace di trattare un tema di una certa sensibilità. Qualche elemento narrativo e stilistico non funziona al meglio, ma nel complesso scorre piacevolmente. Il film dura 98 minuti.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
La figlia del prigioniero
Anno: 2022
Durata: 98'
Genere: thriller
Nazionalita: U.S.A
Regia: Catherine Hardwicke
Data di uscita: 06-June-2024
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