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‘The Alleys’ Buon debutto del regista giordano Bassel Ghandour

Una storia che va oltre i generi cinematografici e che ci immerge nella complicata quotidianità dei vicoli di Amman. Disponibile su RaiPlay

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The Alleys - Emad Azmi e Baraka Rahmani in una scena del film giordano

The Alleys è il primo lungometraggio del regista giordano Bassel Ghandour, il quale si era già fatto notare in qualità di scrittore e produttore di Theeb (2016), pellicola vincitrice del premio per il miglior debutto ai BAFTA 2016.

La storia è ambientata ad Amman, capitale della Giordania. Il titolo richiama i vicoli della città, protagonisti e idealis locis dell’intreccio narrativo. Il film è stato presentato con discreto successo al Locarno Film Festival 2021. The Alleys è ora disponibile su RaiPlay.

Cinque capitoli per una realtà sfaccettata

Il film è uno specchio della realtà di Amman, con giovani alla ricerca di lavoro che campano di espedienti. Amore e crimine si mischiano in quei vicoli dove ogni modalità per far soldi diventa accettabile e inevitabile per sopravvivere.

Ali e Lana sono due giovani innamorati. La loro passione è vissuta di nascosto. Un giorno la madre della ragazza riceve un video. La donna decide quindi di rivolgersi ad Abaas, ras del quartiere, perché la aiuti a risolvere la situazione.

Nonostante l’intervento del malavitoso, Ali e Lana continuano ad amarsi e cercano di fuggire insieme. Quando Ali confessa alla ragazza che ha mentito sul suo titolo di studio e sul suo lavoro, Lana decide di tornare a casa dalla madre. Nel tentativo di recuperare la fiducia della fidanzata, Ali la raggiunge ma la genitrice di lei lo uccide.

I genitori di Lana cercano di occultare il cadavere ma vengono ancora ricattati, sempre con tanto di ripresa video. Nel frattempo, Abaas dopo essere stato derubato e mutilato da Ali, deve affrontare alcuni elementi della sua banda che non lo ritengono più capace di guidarli. Grazie alla fedele Hanadi, l’uomo riesce a riportare ordine nel suo gruppo, ma viene ucciso dall’amico d’infanzia di Ali.

Intanto, i genitori di Lana scoprono che il ricattatore è un giovane fannullone e credono di farne loro complice, dietro il pagamento di una parte del bottino che la donna aveva preso ad Ali, frutto del furto ad Abaas. In realtà, Lana si è impossessata del malloppo dopo aver scoperto le losche trame della madre ed è scappata in Turchia per rifarsi una nuova vita.

Nonostante tutti questi eventi, ad Amman tutto rimane come se non fosse successo nulla. Abaas è stato sostituito da Hanadi. La madre di Lana continua il suo lavoro di parrucchiera. Il giovane approfittatore continua imperterrito con i suoi ricatti. Anche l’amico d’infanzia di Ali, colui che lo ha vendicato, prosegue la sua solita vita. Nulla muta nonostante tutto sia cambiato.

Ghandour si orienta verso il cinema moderno

L’autore mediorientale ha deciso di suddividere la narrazione in cinque capitoli: la truffa, Istanbul, Hotel Paradiso, una tomba aperta e scacco matto. In questo modo, Ghandour cerca di districarsi dal classico film di genere e ha la possibilità di scandagliare tutte le potenzialità che i vicoli di Amman possono offrire.

La sceneggiatura, che pare convogliare su thriller e crime, va ad approfondire molti aspetti della vita reale della capitale giordana. Questo aspetto riduce significativamente la tensione, quella di più facile richiamo, mentre aumenta l’emotività. La storia d’amore negata e il matrimonio combinato ci riportano a una realtà che non è così desueta, così come il forte legame familiare e le difficoltà dei giovani, che non riescono a emanciparsi e realizzarsi.

Il confronto fra Ali e il suo amico barbiere è solo l’esempio di una rappresentazione forse troppo facile ma che è identificativa dell’odierna Amman. Finanche il giovane che vive d’espedienti ricattatori diventa ambivalente: rappresentativo reale e metaforico di una difficoltà di vivere a cui, però, ci si deve abituare.

Una pregevole miscela tecnica esaltata dalla lentezza che la accompagna

Quando il fulcro della narrazione è molteplice, l’autore corre il rischio di perdere il filo conduttore. Ciò non avviene al regista giordano il quale, nonostante sia alla sua prima esperienza, mantiene salda la modalità di raffigurazione e contiene la narrazione. La fotografia di Justin Hamilton riesce a cogliere sfumature di colore che regalano alle inquadrature un’aura affascinante.

Anche il montaggio di Eyad Hamam riesce a sposarsi con l’uso della macchina da presa che fa Ghandour, rendendo i passaggi di inquadrature significanti. In questo contesto visivo, le musiche di Nasser Sharaf riescono a coronare la narrazione autoriale, senza risultare mai invadenti. Non sono certamente originali, ma ben si confanno al racconto filmico.

La dignità composta degli interpreti

A corollario di tutto ciò, le interpretazioni dei protagonisti le quali risultano senza esasperazioni melodrammatiche. I personaggi dei due innamorati, interpretati da Emad Azmi e Baraka Rahmani, riescono a portare il peso del vissuto dei due giovani, fatto di espedienti e difficili compromessi.

I cattivi Abaas e Hanadi, portati sullo schermo da Monzer Reyahnah e Maisa Abd Elhadi, hanno una fisicità che ben caratterizza i loro personaggi e riescono a non diventarne schiavi. Una distanza che mantengono anche Nadira Omran e Nadeem Rimawi, attori raffiguranti i genitori di Lana. Anche i giovani amici di Ali, il barbiere e il ricattatore, hanno la loro dignità, nonostante  l’ambivalenza mostrata.

Una suggestiva lentezza per godere del dramma dei vicoli

La drammaticità delle situazioni che vengono raccontate identificano la quotidianità dei vicoli di Amman. Bassel Ghandour decide di rischiare, coscientemente, andando a percorrere una modalità più personale e meno legata al genere.

La lentezza di alcuni momenti – soprattutto verso la fine del film – può risultare eccessiva ma, è certo che risulta indispensabile per elaborare le varie emozioni che la pellicola ci propone. L’autore giordano usa l’espediente crime per raccontare la vita e, anche se con qualche ingenuità, riesce nel suo intento.

Il trailer di The Alleys

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The Alleys

  • Anno: 2021
  • Durata: 116'
  • Genere: Poliziesco, Drammatico
  • Nazionalita: Giordania
  • Regia: Bassel Ghandour
  • Data di uscita: 12-June-2022