“Non credo in niente” esordio di Alessandro Marzullo- AFF24

Quest’anno all’Adriatic Film Festival , Alessandro Marzullo presenta il suo esordio “Non credo in niente”.

“Non credo in niente” di Alessandro Marzullo si ispira alla filosofia di Zygmunt Bauman sulla società liquida, rappresentando un fallimento esistenziale per i suoi quattro protagonisti trentenni a Roma. Il film esplora l’adattamento a una vita priva di sorprese e carica di antiemozioni.

Le storie dei personaggi non si incrociano, riflettendo un clima di isolamento autarchico: un violinista e una pianista frustrati, un attore in cerca di successo, una hostess disillusa e un “paninaro” soddisfatto che funge da psicologo. Il film è interpretato magistralmente da Demetra Bellina, Giuseppe Cristiano, Renata Malinconico, Mario Russo, Lorenzo Lazzarini, Gabriel Montesi, Antonio Orlando e Jun Ichikawa.

Il film dipinge un quadro drammatico di una generazione, caratterizzato da antiemozioni e nichilismi.

Marzullo mostra una regia capace di incanalare la liquidità baumaniana, tra nostalgia, impotenza e presunzione. Evocando il nichilismo di Rilke e l’audacia formale di registi contemporanei come Pietro Castellitto, Alain Parroni e Simone Bozzelli (tutti al loro esordio negli ultimi anni).

“Non credo in niente” di Alessandro Marzullo è un film che esplora l’inquietudine esistenziale di quattro trentenni a Roma. Con uno stile visivo audace, influenzato da Bauman, Prèvert e Wong Kar-wai, il film cattura la ricerca di senso dei protagonisti, aspiranti artisti intrappolati tra sogni e realtà. Girato in 16 mm,  in dodici notti con un budget limitatissimo, unisce due cortometraggi realizzati nell’arco di otto mesi.

Il film alterna momenti concreti e astratti, rappresentando un nichilismo generazionale. Questo ritratto drammatico di una generazione crea un film d’esordio visivamente audace il quale elabora una visione autentica e cruda della gioventù odierna, ma che forse cita un po’ troppo mostri sacri come Wong Kar-Wai, risultando, per chi è troppo pessimista, in un semplice esercizio di stile.

Il Trailer di ‘Non Credo in Niente’.