Nel programma del Biografilm Festival – che festeggia la sua ventesima edizione – appaiono anche quest’anno svariati titoli che celebrano grandi personalità non solo storiche, ma anche artistiche e musicali. È questo il caso di Teaches of Peaches, documentario che ripercorre e celebra la carriera di Peaches, cantante e icona femminista e queer. Il film, diretto dal duo tedesco composto da Philipp Fussenegger e Judy Landkammer, é stato presentato in anteprima italiana al festival bolognese dedicato al documentario.
Peaches: una pop star queer e femminista negli anni Duemila
Con un titolo che ricalca quello del primo album della cantante, Teaches of Peaches é la ricostruzione della vita e della carriera della canadese Merrill Nisker, in arte Peaches. All’alba del tour-anniversario per i vent’anni dell’album, i due registi osservano da vicino la preparazione e la trasformazione dell’iconica musicista, oggi quasi sessantenne. Mescolando filmati di archivio degli ultimi vent’anni e video dal tour del 2022, il documentario ci consegna il ritratto di un’icona femminista e queer, che fin dagli inizi del suo percorso rifiuta ogni tipo di regola e convenzione sul palco così come nella vita.
A partire dai racconti della stessa protagonista e dei suoi amici e collaboratori storici, Teaches of Peaches ripercorre le tappe della carriera della giovane Merrill prima di diventare Peaches. Dal lavoro come educatrice in un asilo alla formazione di varie band punk-rock e sperimentali, la cantante é sempre originale, sfrontata e non convenzionale. Una libertà e un tocco di follia che daranno vita a un’icona rivoluzionaria che sfida le norme di genere portando sul palco una persona fieramente queer e femminista in un’epoca – inizio anni Duemila – in cui non era per niente scontato.
Una carriera sfrontata e rivoluzionaria
Il documentario, presentato al Festival di Berlino 2024 dove ha vinto un Teddy Award per il migliore documentario LGBTQ+, ci porta dietro le quinte della carriera di Peaches a partire dagli anni Novanta. Non ancora Peaches, Merrill Nisker attraversa varie band rock e vari Paesi fino a quando non approda a Berlino: é questa la città che lei stessa riconosce come luogo di nascita del suo futuro primo album, The Teaches of Peaches. Il contatto con la scena musicale underground e la comunità queer della città europea sono infatti un’influenza e un’esperienza di crescita fondamentali per la cantante, che proprio in questo periodo inizia a costruire con maggiore consapevolezza la propria identità musicale – non a caso ricca di rimandi al rock-punk e all’electroclash – e di performer.
Ed é proprio a partire dalle prime piccole esibizioni berlinesi che Peaches, costretta a tornare in Canada, ripropone le sue prime canzoni, sfrontate, originali e sperimentali e che ben presto attirano intorno a lei una grande attenzione. Sono soprattutto le persone queer e i gruppi femministi i primi a riconoscere in lei una sorta di faro intorno a cui riunirsi per condividere e vedere riflessi senza limitare i propri sentimenti. Con testi estremamente sfrontati, disobbedienti e forti per l’epoca, Peaches canta di sesso, queerness, desiderio femminile e legame con il proprio corpo senza mai censurarsi. Una grande libertà che la cantante riflette anche nel modo in cui si presenta, con una massima cura per i dettagli esteriori e con costumi irriverenti ed esagerati diventati ormai iconici.
Teaches of Peaches, vent’anni di comunità
Questa cura estrema con cui Peaches si presenta sul palco si estende anche al di fuori della sua persona scenica. Come lei stessa afferma ai registi verso la fine del film, la cantante ha sempre voluto circondarsi – a partire dai suoi collaboratori – di una vera e propria comunità, in cui tutti coloro che ne fanno parte si sentono liberi da ogni giudizio e imposizione come in una sorta di famiglia allargata. Questa comunità é estesa, ovviamente, anche al pubblico con cui Peaches, grazie alla sua esuberanza e alla sua sincerità sul palco, riesce a connettersi in un modo profondo e raro.
Il grande merito di Teaches of Peaches é quello di cogliere e far rivivere sullo schermo la forza viva e la portata rivoluzionaria di Peaches e della sua musica che, per moltissime persone, ha costituito un vero e proprio salvavita ed é diventata un simbolo forte di identità queer e libera. La storia di un’icona e pioniera come Peaches rappresenta un esempio quanto mai necessario di quanto l’essere orgogliosamente queer e femministe sia – ancora oggi – uno strumento di liberazione e di gioia da esprimere sempre, nonostante gli attacchi, con ferocia e orgoglio.