‘Thelma l’unicorno’: nascondersi dietro i lustrini

Thelma l’unicorno (Thelma the Unicorn in lingua originale) è un film d’animazione del 2024 diretto da Jared Hess e Lynn Wang, tratto dall’omonimo albo illustrato per bambini di Aaron Blabey, best seller internazionale. Il film è stato distribuito su Netflix a partire dal 17 maggio 2024 e racconta un’avventure piena di rosa e glitter in due mondi agli antipodi, con al centro la comica protagonista “unicorno” Thelma.

Se c’è un concetto, una lezione, una morale che all’audiovisivo è tanto caro, è quello di rimanere sempre fedeli a noi stessi. In qualunque occasione, sotto qualsiasi pressione, perché anche la più piccola bugia può innescare la distruttiva caduta di un domino così accuratamente costruito, e scatenare un contraccolpo per cui saremo sempre impreparati. Altrettanto vero è che in un mondo come il nostro, che è così rapido, così frettoloso e superficiale, non è esattamente facile mantenere un’integrità morale. Filare sempre dritto, non mentire, non barare, non cercare una scorciatoia, è complicato. Thelma l’ha cercata, la scorciatoia, e ne paga anche le conseguenze in un film per famiglie coloratissimo, perfetto per tutte le età. E per imparare un’importante lezione di vita.

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La trama di Thelma l’unicorno

La trama di Thelma l’unicorno non brilla per originalità, ma non per questo ne emerge un prodotto meno valido o manchevole in qualcosa. Il film racconta non di un unicorno, ma di un pony di nome Thelma che desidera diventare una grande star della musica. Tuttavia, il suo sogno viene stroncato quando viene rifiutata per il suo aspetto così basico e per niente originale o innovativo. E cosa si può fare, quando è qualcosa di noi che non possiamo in alcun modo cambiare, ad essere l’ostacolo che ci separa dai nostri sogni? Difficile non barare almeno un po’. E allora ecco che glitter, colori e una carota vengono in soccorso di Thelma il pony, che diventa Thelma l’unicorno.

Il coraggio di essere sé

Se è difficile nel mondo di tutti i giorni essere se stessi e non lasciarsi cambiare dalla vita, pensate come deve esserlo per chi deve mantenere una certa immagine per questioni di lavoro, come le star della musica o dello spettacolo in generale. E quando Thelma si ritrova scaraventata sotto riflettori, luci abbaglianti e folle di proporzioni enormi, è proprio questo che le succede: è in tremenda difficoltà. Essere lei, essere Thelma potrebbe ledere alla sua immagine. Ma quale immagine? Una fittizia, realizzata per darla in pasto al pubblico? Qual è la cosa giusta da fare? Chi è giusto essere? La paura può essere il più letale dei deterrenti, se di mezzo c’è un sogno, e in un mondo che sembra volere sempre più unicorni, Thelma comincia a quasi a disprezzare il suo essere un semplice, comunissimo pony.

Un musical per tutte le età

Avrete già capito che Thelma l’unicorno è pieno, pienissimo di musica, colori e un sacco di glitter. Adorabili canzoni doppiate anche in italiano per l’occasione accompagnano l’intera pellicola, e mentre i brillantini scivolano via da Thelma e la sua bugia sparisce con loro, la musica si fa sempre più incalzante e presente e soffocante: il palco chiama Thelma l’unicorno, ma non si può fingere per una vita intera di essere quel che non si è. Allora ecco la musica che salva, la musica che guida; l’arte che sconfigge ogni paura, perché non importa il tuo aspetto, ma “devi cantare con il cuore“.

Così la musica si fa punto di riferimento in un labirinto in cui ogni cosa si confonde: chi sono, chi non sono, chi sono i miei amici, cosa desidero veramente. La struttura con cui Thelma di sviluppa non è niente di nuovo: una protagonista pronta a cambiare per il suo sogno, e che cambia profondamente, circondata da amici che tentano di ricordarle chi è e da dove viene, in un viaggio alla scoperta di sé e alla conquista dei propri desideri. Eppure, i personaggi di Thelma l’unicorno rendono il film tanto leggero e piacevole che non è necessaria una grande trama per tenerlo su. Alla fine, va benissimo così.

Thelma l’unicorno in conclusione

In sintesi, Thelma l’unicorno non è un film innovativo che rivoluzionerà il genere, ma non tutti devono esserlo. A volte serve un pony come Thelma a ricordarci il valore più importante che potremo mai avere: il coraggio di essere noi. A prescindere da cosa il mondo cerca e da cosa desidera. Non serve sforzarsi di entrare nella leggenda come creature mitologiche mai viste. Si può essere semplici, si può essere un nessuno, e avere comunque il diritto di sognare. E di realizzare i nostri sogni.

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