In occasione della settima edizione dell’Adriatic Film Festival 2024, Catrinel Marlon presenta “Girasoli”, il suo esordio alla regia.
Negli anni ’60, in un ospedale psichiatrico che sembra più una prigione che un luogo di cura, nasce un amore impossibile tra due ragazze. Anna (interpretato da Mariarosa Mingione ) un’orfana, viene portata all’ospedale psichiatrico di Santa Teresa di Lisieux e, per mancanza di personale, viene impiegata come infermiera da una suora severa.
Lì, si scontra con gli orrori e le contraddizioni del manicomio, un luogo crudele e complesso dove impara a somministrare terapie, imporre pasti, docce e punizioni. Tuttavia, Anna si sente persa e intrappolata, quasi come i pazienti stessi. Tra questi c’è Lucia (interpretato da Gaia Girace) che ha iniziato una nuova terapia e sembra essere l’unica a comprenderla. Lucia è una ragazzina contesa tra la dottoressa D’Amico, che vuole lasciarla libera di guarire, e il dottor Gentile, uno psichiatra conservatore che preferisce mantenerla sedata.
La dottoressa Marie D’Amico, proveniente dalla Francia, è chiamata ad Aversa per sperimentare una nuova terapia basata sulle teorie innovative di Franco Basaglia, che considera i degenti non come malati ma come pazienti da trattare con dignità. Questo approccio rappresenta per Lucia un’opportunità di cambiamento, una via di fuga dalla reclusione e dalla malattia, offrendole la possibilità di vivere con più libertà.
Anna guadagna progressivamente la fiducia di Lucia e sogna di portarla via, anche se le sue possibilità sono limitate dai confini dell’ospedale. Tuttavia, qualcosa cambia e Lucia comincia a vedere un nuovo orizzonte.
Lucia potrebbe diventare un “girasole“, un paziente che può muoversi liberamente, evitando l’internamento a vita previsto una volta compiuti i 16 anni. Tuttavia, Lucia trova un altro modo per evadere: l’amore. Un amore intenso e incontrollabile che potrebbe tanto aiutare la sua terapia quanto distruggerla. Anna, in qualità di infermiera, deve decidere da che parte stare: con Lucia e Marie, rappresentando amore e sacrificio, oppure con il personale del manicomio, cinico e crudele. La scelta di Anna determinerà il destino di Lucia.
“Girasoli”, film prodotto dalla RAI, racconta la storia di una ragazza non veramente folle, ma segnata da un’infanzia traumatica. Il film riesce a trattare la complessa e delicata tematica della psichiatria senza spettacolarizzare la sofferenza e il dolore. I suoi momenti migliori emergono quando si abbandona alla contemplazione del terrore, anche se spesso ritorna a una narrazione più tradizionale e semplice.
