‘Twixt’: immagini gotiche, lampi di colore e una ragazza spettrale
Francis Ford Coppola ci regala un visionario viaggio onirico insieme ad Edgar Allan Poe, una ragazza gotica, fantasmi e orologi che suonano orari diversi
Un ritorno audace, ambizioso e sperimentale quello di Francis Ford Coppola che, con Twixt porta in scena un viaggio onirico dove, allo scoccare della mezzanotte Val Kilmer viene catapultato indietro nel tempo per mescolarsi ai fantasmi del passato in un mondo dove niente è come sembra.
Il film, in onda su RaiPlay, è scritto e diretto da Francis Ford Coppola. Nel cast Val Kilmer, Elle Fanning e Bruce Dern.
Fantasmi e orologi
Protagonista della storia è il prolifico autore di stregoneria Hall Baltimore (Val Kilmer) che si trova nella piccola città di Swan Valley per il firmacopie del suo ultimo romanzo. Una strana e bizzarra cittadina dove una maestosa torre con sette orologi, che segnano tutti orari diversi, testimonia la presenza di un maleficio. Hall ha recentemente perso la figlia in un incidente in barca e si sente colpevole dell’accaduto. In cerca d’ispirazione per il suo prossimo romanzo, lo scrittore viene a conoscenza dello strano omicidio di una giovane donna proprio in quella città e decide così di indagare con l’aiuto dello sceriffo della città, Bobby LaGrange (Bruce Dern), nella speranza di farne un romanzo.
Durante una passeggiata notturna, lo scrittore di romanzi incontra un fantasma di nome V (Elle Fanning) che lo porta in un misterioso hotel che esisteva nel 1955, infestato dal fantasma di Edgar Allan Poe (Ben Chaplin). La ragazza gotica, tutta vestita di bianco, si rifiuta di entrare; Hall invece decide di scoprire cosa si cela all’interno di quello che sembrava un hotel abbandonato e dal quale usciranno, uno dopo l’altro, i fantasmi di dodici bambini morti.
Visioni folli e paesaggi oscuri
Twixt è pieno di atmosfere gotiche e le sequenze oniriche sono il luogo in cui il film prende vita. Viene fuori la vena sperimentale più interessante e audace del regista, già espressa in Apocalypse Now, Un sogno lungo un giorno e Dracula di Bram Stoker. Girato in digitale con alcuni bruschi balzi nel 3D, il film unisce alla tecnologia moderna tecniche da cinema del passato: sovrimpressioni, dissolvenze e stilemi già utilizzati in Dracula. Emerge un uso molto affascinante della fotografia: nelle scene oniriche troviamo una sorta di bianco e nero che vira al blu, in linea con l’atmosfera fantastica e gotica del racconto. Il poco colore che c’è appare quasi magico, con la presenza poi del rosso, ovvio richiamo del sangue. È un film dalla visione folle e singolare: inizia come una commedia bizzarra, ma quel tono scompare rapidamente davanti al cadavere della ragazzina uccisa.
In Twixt, Francis Ford Coppola mette in scena un momento che si rifà alla sua vita personale, ovvero la morte del figlio primogenito nel 1986 a seguito di un tragico incidente in barca. Una scena piena di commozione. Hall non riesce a finire il suo libro perché non riesce a superare la morte di sua figlia e si ritira così in deliranti sequenze di sogni dove, per trovare ispirazione, si affida allo spirito di una ragazza assassinata e al fantasma di Edgar Allan Poe. Le performance di Val Kilmer, Elle Fanning, Ben Chaplin e il grande Bruce Dern, per quanto ottime, non contribuiscono però a risollevare le sorti di un film eccessivamente pretenzioso e un po’ troppo frammentato.
«Di tutti gli argomenti malinconici, qual è, secondo la comprensione universale dell’umanità, il più tragico?»
Un inquietante viaggio nel mistero
Twixtè un horror vecchia scuola ed è anche la terza pellicola nel genere (il regista ha realizzato Dementia 13 nel 1963 e Dracula di Bram Stoker nel 1992). Un film abbastanza fragile: più che una storia di orrore appare quasi un sogno raccontato dai poeti in un mondo dalle sfumature dark e dalle atmosfere inquietanti. Mentre il film si snoda tortuosamente nella sua mezz’ora finale, Coppola ci regala una vena narrativa molto onirica che supera trama e dialoghi e che rende affascinante l’atto stesso del fare un film.
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