L’ultima ape approda al CinemAmbiente, in occasione della seconda giornata del Festival. Si tratta di un cortometraggio d’animazione, che ha per protagonista una piccola ape.
Per la regia di Andrea Deaglio e Monica Torasso, il corto è realizzato dallo studio torinese Mu Film.
Il focus su un’urgenza ambientale: la difesa delle api
L’ultima ape, come suggerisce il titolo, ha per protagonista un piccolo esemplare di questo animale. Per tutta la durata del corto, l’ape cerca una casa, in un mondo di rifiuti, di scarsa tutela ambientale e di pericolo.
Ovunque l’ape cerchi e trovi riparo, tutto ciò che tocca, appassisce, sfiorisce. Sembra quasi un monito: il mondo è malato. Non riesce più a dare, neppure ad accogliere i suoi stessi abitanti.
Appare chiaro dunque il tema che fa da sfondo: l’urgenza ambientale, che è quella della difesa delle api. È lo stesso corto a suggerire tale necessità impellente, tramite la rappresentazione di un servizio al telegiornale nel quale se ne parla. Difendere le api è una priorità, anche perché costituiscono una specie animale fondamentale per l’esistenza dell’uomo stesso. Si delinea in questo modo il primo collegamento tra ambiente, animale ed essere umano.
La realtà di Barricalla: ancora una volta un collegamento tra uomo e natura
Presto la realtà di Barricalla – il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali – fa il suo ingresso ne L’ultima ape. Se la piccola protagonista del corto ha necessità di trovare una casa per lei accogliente, la realtà dell’impianto di smaltimento alle porte di Torino, sembra essere quella migliore.
Pare un’antitesi, che la natura possa trovare un respiro e insieme spazio vitale, proprio in una discarica. Ma se questa discarica è costruita nel pieno rispetto ambientale, con rigidi protocolli di controllo, forse, un esempio di un mondo migliore, attento alla questione della tutela ambientale, è davvero possibile.