‘The Here Now Project’, la forza delle immagini

La 27ma edizione del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Lia Furxhi, si svolge dal 4 al 9 giugno 2024 a Torino e qui verrà presentato The Here Now Project

L’edizione 2024 presenta 76 film, in arrivo da 27 Paesi, in rappresentanza di 4 continenti. Proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali :il Concorso documentari, Concorso cortometraggi e le due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, cui si aggiungono alcune proiezioni speciali. I film proposti rispecchiano le tante sfaccettature oggi assunte dalla crisi ambientale.

Attingendo a migliaia di ore di riprese in tempo reale, i registi vincitori dell’Emmy Award Greg Jacobs e Jon Siskel raccontano l’anno 2021, un capitolo cruciale nella lotta contro la nostra nuova realtà climatica. Il nome del documentario e del progetto è The Here Now Project e attraverso numerose testimonianze da tutto il mondo mostra alcune delle catastrofi più significative degli ultimi anni.

2021, un anno buio per il pianeta

Visto attraverso gli occhi della gente comune in tutto il mondo, The Here Now Project trasforma l’atto comune di girare un video con il cellulare in un atto di resistenza. Evocando il nostro senso di azione e celebrando il nostro potere come popolazione, il film cattura la natura simultanea e globale del cambiamento climatico ed evidenzia la resilienza, l’intraprendenza e il coraggio profondamente umani necessari per affrontarlo. Allo stesso tempo epico e intimo, il suo messaggio è chiaro: siamo tutti nella stessa situazione, insieme.

L’uso dei cellulari, delle videocamere e la condivisione sui vari social come Instagram, TikTok o Twitter ha permesso la creazione e la diffusione di immagini spaventose e allarmanti come quelle viste nel documentario. Un vero e proprio archivio creato dai soggetti interessati da cui osservare l’evoluzione del nostro pianeta.

Dalla Cina alla Siberia, dal Polo Nord all’Indonesia fino ad arrivare in Europa tra Turchia e Grecia. L’intera terra, nel 2021, è stata colpita da fenomeni ambientali dall’impatto devastante. Tsunami, incendi, alluvioni, tempeste di sabbia, stormi di locuste che divorano il territorio e non solo, anche intere città.

L’immagine supera la narrazione

Quante volte abbiamo sentito che il problema di questa nuova generazione, ma anche del mondo in generale, è l’uso smisurato degli smartphone con annesse critiche ai social media? Moltissime volte. Nonostante non sia del tutto sbagliato, bisogna essere in grado di riconoscerne l’immensa utilità.

Il documentario non segue una storia, non segue una narrazione precisa, bensì pone lo spettatore davanti a un flusso di immagini, riprese, blog e quant’altro. Tutto girato con il proprio smartphone capace di diventare strumento di denuncia. In Indonesia, durante un’alluvione senza precedenti, la testimonianza di un padre di famiglia ha dell’incredibile. In una casa senza corrente, allagata dal fango riesce a riprendere le condizioni in cui vivono lui e la sua famiglia. Un documento, una testimonianza in prima fila che permette a che guarda di stabilire una connessione con i fatti, tragici, che vengono raccontati.

The Here Now Project sottolinea come il potere dell’immagine, la forza della ripresa e in certi casi riesce a superare una narrazione finta o costruita. Un documentario che ridà la forza delle emozioni vissute dai protagonisti e che è capace di alimentare la paura davanti al cambiamento climatico. Un fenomeno che riguardi tutti.