‘My Soul Summer’ Quando la musica guida l’anima

My Soul Summer porta la firma (inconfondibile) di Fabio Mollo e segna il debutto, in veste di attrice protagonista, della giovane Casadilego, all’anagrafe Elisa Coclite, vincitrice dell’edizione 2020 di X Factor. Per l’occasione, la cantautrice ha cantato due brani inediti (Oceano di Cose Perse, scritto da Mara Sattei, ed Edinburgh Attempt No.2, prodotto da lei stessa), presentati a ridosso del passaggio del film alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella città.

Il film è stato recentemente pubblicato su Raiplay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.

Accolto da critiche più che positive e dal calore del pubblico, il film è un delicato e arioso racconto di formazione, arricchito dall’incantevole voce di Casadilego. Se la colonna musicale ha una parte imprescindibile nella riuscita del progetto, non va assolutamente dato per scontato l’apporto dal punto di vista della scrittura, della recitazione e dei temi trattati.

My Soul Summer | La trama

Anita (Coclite) ha 17 anni e un dono: la musica le scorre nelle vene, facendole dimenticare tutto ciò che la circonda, compresa se stessa. Solo nei momenti in cui le sue dita poggiano sui tasti del pianoforte sembra essere serena e sentirsi completa. Peccato che, in fondo in fondo ma senza ancora saperlo, il suo sogno sia un altro, e non solo quello di partecipare a un’audizione di una prestigiosa scuola. Sono infatti i genitori che spingono tanto in quel senso, ma in un’estate sarà chiara la strada da imboccare.

Costretta a trascorrerla dalla nonna materna (Lunetta Savino), Anita si ritrova a frequentare un famoso cantante (un eccezionale Tommaso Ragno), alle prese con alcune questioni private, che lo stanno tenendo fuori dall’ambiente musicale. Tra i due nasce un rapporto speciale, in cui lui fa da mentore a lei e le fa comprendere quali siano realmente le sue capacità e ambizioni. Ma l’estate è destinata a finire, e così anche gli equilibri familiari.

Fabio Mollo e il bello del cinema italiano

My Soul Summer mostra il lato più bello del cinema italiano, quello che sa ancora proporre storie degne di essere ascoltate, parlare della vita in maniera genuina ma non banale, ed emozionare nel senso più puro e vero del termine. Che la sezione collaterale della kermesse romana sia sempre una garanzia è fuor di dubbio, ma questa volta ne arriva una seconda dal nome di Fabio Mollo. Il cineasta calabrese, amico affezionato di Alice nella città – per cui ha realizzato anche una meravigliosa sigla di apertura – ci ha abituati a opere incredibilmente toccanti e piacevoli. E questa non fa eccezione, anzi.

My Soul Summer ha un titolo che è già un tutto dire e che si rivela perfetto per esprimere una serie di concetti fondamentali. Il gioco di parole tra il significato letterale di “soul”, anima, e l’aggettivo che rappresenta un genere musicale, la soul music, dà l’idea del percorso compiuto dalla protagonista. In un’estate, Anita scopre la sua anima, la mette a nudo e impara ad amarla. Il suo non riuscire a tenere tutto sotto controllo la rende inquieta, per questo si rifugia nella musica, ma in realtà ha solo bisogno di far sentire la sua voce, simbolicamente e letteralmente.

L’incontro con chi di musica ci è cresciuto e ci ha vissuto, arrivando alle estreme conseguenze, le dà modo di osservare da una differente prospettiva. Ed è solo così che riuscirà a trovare la sua, non quella di qualcun altro, e ad avere il coraggio di presentarla al mondo.

‘My soul summer’ per Casadilego ad Alice nella città un debutto alla grande

‘My Soul Summer’ ad Alice nella Città: conversazione con Fabio Mollo

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