Nella sezione Riuso di classe dell’Unarchive Found Footage Fest, quattro progetti di giovani studenti e registi emergenti, hanno attirato la nostra attenzione. Si tratta di quattro chiavi di lettura molto diverse tra loro del materiale di archivio. Da uno sguardo più ironico (La famosa rivolta dei filmati di repertorio, Chiasma) si passa ad uno più personale (/ma-tri-mo-nio/) e infine ad uno più sperimentale e erosivo (Torneranno i droni).
Laboratorio di Cinema documentario dell’università Iuav di Venezia
La famosa rivolta dei filmati di repertorio
Una marionetta-regista si trova a dover gestire una rivolta inaspettata che esplode tra i protagonisti dei filmati di archivio, stanchi di essere utilizzati dai registi, vittime del loro libero arbitrio che sconvolge la loro storia impressa su pellicola, riscrivendone una nuova completamente fittizia. Una riflessione intelligente e divertente che fa ironia sull’operazione stessa del riuso dell’immagine di archivio.
Di Matilde Carlesi, Cristina Licinio, Nima Nouroozi, Giacomo Raffaelli. (8’26”)
Chiasma
Una voce fuori campo annota passo dopo passo il lavoro di scoperta dei filmati di archivio, è il primo passo per l’elaborazione di un nuovo progetto di riuso, l’analisi porta a galla il vissuto personale e il fascino che nascondono i volti di sconosciuti incontrati su celluloide, le cui vite passano sotto gli occhi di spettatori estranei. Sottolinea l’importanza del lavoro d’archivio nel custodire memorie personali che diventano, rielaborate, universali. (8’12”)
Di Francesco Cinà, Ludovica Clementini, Costanza Mancuso, Marilisa Vanin. (8’12”)
Premio Zavattini
/ma-tri-mo-nio/
Quattro sillabe che raccontano tre generazioni di donne. Mirella la madre di Assunta e nonna di Gaia, Assunta madre di Gaia e infine Gaia, la custode di questo piccolo e prezioso archivio di memorie al femminile. Tra di loro scorrono filmati di archivio dove talvolta compaiono altre donne, altre future spose forse. Il punto di congiuntura dei diversi materiali usati sono le crepe del tempo che attraversano numerose fotografie, testimoni di cambiamenti, amori e dispiaceri. Un racconto di formazione personale coinvolgente.
Di Gaia Siria Meloni. (20′)
Residenza artistica suoni e visioni
Ci saranno i droni. Un saggio paranoico sul potere
Diviso in capitoli, il cortometraggio di Giulia Valenti è una disamina critica di alcuni aspetti della società contemporanea, tra cui il condizionamento del potere economico sul potere politico, quest’ultimo sulla strada del suo definitivo declino. Una macchinazione segreta tra le figure più influenti della società forse cambierà per sempre il volto del nostro paese. La robotizzazione della mente non è una prospettiva tanto lontana. La paranoia è tangibile e contagia tutti gli aspetti della vita umana.
Di Giulia Valenti. (18′)
Il programma completo dell’Unarchive Found Footage Fest