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CinemaAmbiente

‘Bye Bear’: la recensione del corto distopico

La recensione del corto di Jan Bitzer presentato al CinemAmbiente di Torino

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Bye Bear è un cortometraggio di produzione tedesca del 2023, diretto da Jan Bitzer e prodotto dal collettivo Polynoid. È stato presentato allo scorso Festival del Cinema di Sitges. Si tratta di un’opera distopica/fantascientifica che stupisce per la qualità tecnica e per la capacità di raccontare, senza dialoghi e in appena dieci minuti, un futuro non troppo distante dalla nostra realtà. Il corto è presentato in Italia alla ventisettesima edizione del CinemAmbiente di Torino.

Trama

Siamo negli anni ’80. Un gruppo di robot si riunisce in un hotel fatiscente per compiere un rito di passaggio: ognuno di loro, infatti, ambisce a diventare qualcosa di più di quello che è. Tutti  sognano di diventare animali. Questi androidi, infatti, indossano le teste degli animali più svariati (un cervo, un bisonte, un cinghiale) come fossero delle maschere. Ma loro vogliono camminare come animali, vivere come animali…pensare come animali. Il protagonista della storia è appunto un robot-orso, l’unico che riuscirà a compiere la trasformazione tanto agognata.

LA TECNICA

Fin dai primi secondi, Bye Bear lascia a bocca aperta per la qualità dell’effettistica (i robot sono realizzati e animati perfettamente tramite animatronics) e della fotografia. Sembra davvero di trovarsi di fronte ad un prodotto hollywoodiano. In una manciata di minuti, Bitzer ci immerge in un mondo distopico tanto folle quanto affascinante, con grande potenza immaginifica. Un mondo fatto di robot-ibridi, con musica synth anni ‘80 e fotografia al neon che rendono l’opera molto psichedelica e visivamente abbagliante. L’assenza di dialoghi contribuisce a rendere le immagini ancora più evocative e pregne di forza comunicativa. Sembra quasi di star assistendo ad un racconto concepito da Philip K. Dick, per le atmosfere cyberpunk e il gusto del postmoderno.

I TEMI

Bye Bear è un corto sul futuro, nonostante sia ambientato in un passato alternativo. L’idea è quella di rappresentare la tecnologia come sempre più presente, anche a livello fisico e “corporeo”, nelle nostre vite. Una tecnologia senziente che, addirittura, cerca di imitare la natura (in questo caso degli animali), di mescolarsi con essa. Una tecnologia in evoluzione, che si plasma a proprio piacimento. Quanto tempo manca prima che la tecnologia, la robotica e il progresso prendano il totale controllo su ciò che non gli appartiene? Quanto tempo manca prima che la tecnologia possa sostituire elementi della natura? E soprattutto, come può essere all’altezza della perfezione naturale? Il corto di Bitzer ci lascia con queste domande, con un’opera visivamente spettacolare ma, concettualmente, piuttosto inquietante. E forse non così lontana da quello che ci aspetta. Presentato al Festival CinemAmbiente di Torino.

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Bye Bear

  • Anno: 2023
  • Durata: 11'
  • Genere: Fantascienza, distopico
  • Nazionalita: Germania
  • Regia: Jan Bitzer