Tra tecnologia, memoria e materiali rivolti a decostruire e decolonizzare sguardi, genere e identità culturali, ha preso il via a Roma la seconda edizione dell’UnArchive Found Footage Fest, il primo Festival interamente dedicato al riuso creativo delle immagini, con la direzione artistica di Alina Marazzi e Marco Bertozzi.
Nell’intervista ad Alina Marazzi, oltre a una presentazione completa del Festival, viene spiegato il significato e lo scopo del riuso creativo dei materiali d’archivio e l’unicità dei suoi prodotti.
Un “cinema che brucia“, così lo slogan sul manifesto ufficiale (realizzato dall’artista Gianluca Abbate), un cinema appassionato, rivolto al presente, che scruta, interroga, riaccende, a volte ribalta le proprie fonti.
L’iniziativa, ideata e prodotta dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS in collaborazione con Archivio Luce – Cinecittà, con il riconoscimento del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, si terrà dal 28 maggio fino al 2 giugno presso il Cinema Intrastevere, per quanto riguarda la sezione cinema, con appendici dedicate alle installazioni artistiche al Tempietto del Bramante e a Vicolo Moroni, alle performance audiovisive e ai cine-concerti all’Alcazar Live, all’approfondimento e ad incontri con gli autori all’Accademia di Spagna.
Elisabetta Colla intervista Alina Marazzi per Unarchive 2024