“Una domenica notte” sarà nelle sale di tutta Italia da venerdì 25 gennaio. La regia porta la firma del vincitore del premio FiatiComici nell’edizione 2011 del prestigioso Festival internazionale del cortometraggio promosso dal Progetto giovani del Comune di Istrana (Treviso). Il concorso si conferma un efficace trampolino di lancio capace di intercettare e riconoscere i nuovi talenti.
Nel 2011 vinceva il premio FiatiComici al Festival internazionale del cortometraggio fiaticorti 2011 con il cortometraggio ‘Stand by me’, nel marzo 2012 l’ambito premio Nastro d’argento – il più antico riconoscimento nel mondo del cinema italiano, presente fin dal 1946, e secondo nel mondo solo agli Academy Awards, e ora firma la regia del suo primo lungometraggio, “Una domenica notte”, nelle sale italiane da venerdì 25 gennaio: l’ascesa di Giuseppe Marco Albano, ventinovenne di Lucca, non conosce ostacoli.
Un successo per Albano ma anche per fiaticorti, che prima di tutti, nel 2011, ha intravisto le potenzialità del giovane regista e lo ha premiato con il Fiati Comici, assegnato al cortometraggio ‘Stand by me’. ‘Stand by me‘, della durata di 12 minuti e interamente girato a Matera, è un racconto surreale e grottesco che vede protagonista il Cavalier Pacucci, un genio dell’imprenditoria funebre a Matera. Nel 2011 la giuria del Festival fiaticortilo ha premiato “Per l’originalità del soggetto e l’ironia macabra con la quale si sviluppa la storia, coordinate da un sapiente regia, accurata fotografia e un’efficace interpretazione”.
“Una domenica notte”, prodotto da Angelo Viggiano e Paolo Mariano Leone per Camarda Film, sarà nelle sale, da venerdì 25 gennaio. Novanta minuti racconteranno la storia di Antonio Colucci, quarantaseienne che ambiva a diventare un grande regista di film horror e a 26 anni sembrava un talento destinato a grandi cose. Gira infatti un lungometraggio le cui traversie produttive lo relegano al solo mercato dell’home video e per giunta solo in Germania. Poi il matrimonio, un figlio, la quotidianità e la mancanza di intraprendenza lo bloccano nella sua cittadina di provincia, dove la chimera del cinema lentamente svanisce. Antonio Colucci giunto ad un’età plausibilmente “di mezzo”, ritiene, come spesso accade, di dover fare un resoconto della propria vita. Il suo sogno di diventare regista di film di “genere”, nonostante il panorama e il mercato italiano del settore sia trasfigurato, non si è mai sopito del tutto, anzi, come un tarlo ha sempre lavorato dentro di lui. Decide così di ricercare i fondi per girare una sceneggiatura a low budget, approfittando del fatto che la storia che ha scritto si concentra su un solo personaggio e su un’unica location. In questa sua ricerca scoprirà che l’orrore che lo circonda è molto più impressionante di quello del film del terrore che vuole girare. Al termine del suo viaggio però troverà una nuova consapevolezza, riappacificandosi con i propri sogni e desideri infranti.
Fiaticorti, tornerà anche quest’anno con la XIV edizione, restate sintonizzati su taxidrivers.it per l’annuncio del bando di concorso.